Breve guida al Presepe: una storia di arte, tradizione e passione

Può qualcosa essere al tempo stesso un soprammobile da arredamento, una tradizione consolidata, un oggetto di culto e una vera e propria arte come lo è oggi il presepe? Ogni anno, come un parente fuori sede che vive lontano e fa ritorno “a casa” per il Natale, il presepe torna nelle nostre abitazioni, magari arricchito di qualche nuovo personaggio, magari più polveroso e meno completo di come lo ricordavamo, oppure sempre uguale, immutabile, perché “È bello così”.

Eppure, nonostante sia per quasi tutti noi una presenza immancabile, il presepe racchiude così tante curiosità ed aspetti che spesso finisce per essere ai nostri occhi quasi uno sconosciuto, cosa che va considerata una mancanza di rispetto verso l’ospite più puntuale delle nostre case.

Cerchiamo allora di farci perdonare almeno un po’, mettendo a fuoco ed imparando almeno le cose fondamentali da sapere sul conto di questa antichissima tradizione.

Storia

Al contrario di quanto si possa pensare, il primo presepe (o presepio, che dir si voglia) che la storia ricordi non era affatto nella forma inanimata di oggi, bensì ebbe luogo nella forma di presepe vivente per volontà niente di meno che di San Francesco D’Assisi, patrono d’Italia, che in pieno medioevo (parliamo dell’anno 1223) volle mettere in scena, in un bosco nei pressi del paese di Greccio, la rievocazione della nascita di Gesù Cristo, autorizzata dall’allora Papa Onorio III.

Lo scopo era quello di raccontare e spiegare alla popolazione le circostanze dell’avvento del Salvatore, visto che le persone non sapevano né leggere né scrivere, e per lo stesso motivo le scene del presepe iniziarono a trovare spazio anche all’interno delle chiese, sotto forma di raffigurazioni e sculture.

Fu così che a poco a poco fece la sua comparsa anche nei palazzi della nobiltà (anche declinato nella forma moderna di composizione di piccoli oggetti) e da lì conquistò il suo posto d’onore anche nelle case della borghesia e infine tra il popolo, attraverso una diffusione sempre più capillare che lo porta oggi ad essere presente in milioni di abitazioni in tutto il mondo.

Tradizione

Nonostante l’origine così antica, la larga adozione e quindi anche le numerose influenze che nel corso dei secoli l’hanno interessata, oggi la tradizione del presepe nelle famiglie segue, almeno in teoria, degli schemi che sono tanto semplici e pochi nella quantità, quanto molto precisi.

La maggior parte di essi ruota intorno alle tempistiche di allestimento e alla incontrovertibile successione degli eventi. Sulla data generalmente prescelta per fare il presepe, che corrisponde alla festività dell’Immacolata Concezione di Maria dell’8 dicembre, non c’è un preciso compito da rispettare, infatti, diverso è il caso della comparsa in scena del bambinello, che non deve assolutamente apparire nella mangiatoia prima della mezzanotte del 24 dicembre, ossia alla Vigilia di Natale. Stesso discorso per i Re Magi, che assieme ai loro doni devono comparire rigorosamente il 6 gennaio.

Personaggi ed edifici

Completamente diverso è il discorso sulla realizzazione, sulla forma e sulla disposizione degli elementi, che sono fattori che si sono sviluppati a livelli così numerosi e diversi tra loro che oggi esistono presepi di ogni materiale, dimensioni e ambientazione, come ad esempio il presepe arabo, ma anche il famosissimo presepe napoletano, ricco di personaggi ben distinti, ognuno dei quali con il proprio significato simbolico.

Del resto, mentre fino a qualche anno fa il presepe si faceva con quello che si aveva in casa, oppure facendo il classico giro per le bancarelle o per le poche botteghe artigiane in cerca del pezzo mancante col quale arricchire la propria composizione, oggi gran parte dei presepi, delle statuine e delle capanne si comprano su internet, sui tantissimi negozi specializzati nella vendita di presepi online come Artepresepe.it.

Il vantaggio è quello di poter scegliere tra centinaia di presepi completi e accessori di qualunque materiale (carta, sughero, polistirolo o altro, persino a led), di fattura industriale o artigianale, di ogni forma e dimensione (mini presepi, statue grandi e piccole), il che permette agli appassionati di creare ed ampliare facilmente le loro collezioni di scene presepiali, trasformando le loro case – per tutto l’anno se c’è spazio a sufficienza o in caso contrario per il solo periodo di tempo delle le feste natalizie – in dei piccoli musei.

A proposito di musei e di esposizioni, restano fuori dagli acquisti online le vere e proprie opere d’arte, sculture realizzate da artisti seguendo tecniche originali o usando materiali particolari (ad esempio sabbia o ghiaccio). Queste opere vengono generalmente donate alla comunità o vengono distrutte dopo un certo periodo di tempo per essere ricreate daccapo l’anno seguente, un po’ come succede con le rappresentazioni simil teatrali dei presepi viventi, rievocazioni storiche in costume che ogni anno, da dicembre fino ai primi di gennaio, trovano luogo in molte città e borghi caratteristici non solo del nostro Paese, ma del mondo intero.