Disfunzione erettile: cause, sintomi e rimedi

Tra le cause di maggior disagio all’interno del rapporto di coppia, soprattutto per l’uomo, merita particolare attenzione la disfunzione erettile. Spesso si tratta di un disturbo che nasconde dietro di sé motivazioni più profonde. Riconoscerle è fondamentale se l’intento è prevenirne o curarne i sintomi.

A tal proposito, passeremo in rassegna i rimedi più efficaci: dagli integratori ai trattamenti farmacologici, dall’alimentazione alle buone abitudini.

Cos’è la disfunzione erettile

 

Con disfunzione erettile si intende l’incapacità di raggiungere l’erezione del pene e, dunque, di ultimare il rapporto. Consiste anche nell’impossibilità di mantenere la rigidità del membro necessaria alla penetrazione vaginale. La disfunzione erettile, pertanto, può impattare negativamente sull’umore e sullo stile di vita, minando la relazione con la propria partner.

In genere si tende a confondere la disfunzione erettile con l’impotenza. In verità, quest’ultima comprende anche la mancata eiaculazione, i problemi relativi all’orgasmo e altri deficit della sfera sessuale. Attenzione, inoltre, a non confondere i disturbi d’erezione col calo della libido, definizione con la quale ci si riferisce, nello specifico, alla perdita di desiderio sessuale, che può essere tra le cause o le conseguenze della disfunzione erettile. In ogni caso, è una condizione diffusa tra gli uomini di età avanzata.

Le cause

 

L’invecchiamento, sicuramente, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della disfunzione erettile. Ma non è l’unico fattore scatenante. Possono pesare in egual misura anche

  • problemi fisici, come traumi alla testa del pene, o provocati da interventi chirurgici ai genitali;
  • patologie cardiovascolari, come aterosclerosi, ipertensione, insufficienza cardiaca, che ostacolano l’afflusso del sangue al pene;
  • malattie neurologiche, come morbo di Parkinson, sclerosi multipla, ictus, infortuni al midollo spinale, che incidono sul sistema nervoso e sul controllo del pene;
  • squilibri ormonali connessi a ipertiroidismo, ipotiroidismo, ipogonadismo, sindrome di Cushing;
  • diabete, colesterolo alto, obesità;
  • riduzione di testosterone o incremento di prolattina;
  • deformazioni anatomiche come l’eccessivo incurvamento del pene;
  • alcuni farmaci, come diuretici, antipertensivi, antidepressivi e antipsicotici, corticosteroidi, fibrati per abbassare i lipidi a livello ematico, antistaminici, anticonvulsivanti, antiandrogeni per regolare gli ormoni sessuali maschili, citotossici usati nelle cure chemioterapiche;
  • abuso di alcol e droghe;
  • tabagismo;
  • stanchezza fisica e mentale;
  • sedentarietà.

Esistono, poi, ragioni psicologiche ed emotive alla base della disfunzione erettile:

  • ansia da prestazione, paura di essere giudicati;
  • depressione, tristezza, protratte nel tempo;
  • traumi emotivi legati all’inesperienza, all’inizio di una nuova relazione, a precedenti abusi sessuali.

Come capire se si soffre di disfunzione erettile

 

Individuare le cause della disfunzione erettile è il primo passo da compiere per intervenire nel modo più appropriato. Per diagnosticare eventuali deficit d’erezione, basta ricorrere a specifici esami clinici. Tra i più precisi, ricordiamo

  • l’elettrometria notturna, utile a capire se durante la notte si verificano erezioni involontarie;
  • l’eco-doppler penieno, la cavernosografia e l’arteriografia, necessarie a riconoscere eventuali problemi vascolari;
  • dosaggi ormonali riguardanti testosterone e prolattina, che influiscono sull’erezione;
  • evocati sacrali, al fine di controllare la corretta funzionalità delle vie nervose coinvolte nell’erezione;
  • test della papaverina, sostanza che viene iniettata nel pene, in grado di dilatare i vasi per analizzarne l’efficienza;
  • eventuali valutazioni psicologiche per constatarne l’effettiva natura emotiva.

Trattamento della disfunzione erettile

 

Se, in prima istanza, si tratta di cause organiche, per alleviarne gli effetti e contrastare i sintomi della disfunzione erettile, l’ideale sarebbe affidarsi a integratori o rimedi farmacologici. È sempre bene, però, consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista che sappia indicare l’alternativa più adatta, tenendo conto dell’entità del disturbo e di eventuali patologie pregresse.

Rimedi Naturali

 

Tra i supplementi integrativi realizzati a partire da principi attivi ed estratti naturali, diversi hanno rivelato proprietà benefiche in caso di disfunzione erettile.

  • L’Arginina, in associazione all’Ornitina, è un precursore dell’Ossido Nitrico, composto gassoso che, dilatando i vasi sanguigni, apporta quantità superiori di sangue e, dunque, di ossigeno ai vari distretti dell’organismo, pene compreso. Così facendo, si riempiono i corpi cavernosi, strutture composte da tessuto erettile, capaci di trattenere il sangue durante l’erezione.
  • Azione vasodilatatrice comune anche alla Citrullina. Consigliato se affetti da disfunzione erettile, questo aminoacido generalmente viene convertito in Arginina, e sostiene così difese immunitarie e circolazione, promuovendo l’elasticità dei vasi e innalzando la disponibilità di Ossido Nitrico. Possiede proprietà antisclerotiche. Regola il metabolismo. E placa l’affaticamento muscolare successivo a prestazioni aerobiche.
  • La Vitamina C, in abbinamento all’Arginina, combatte i radicali liberi e prolunga la permanenza ematica dell’Ossido Nitrico, favorendo un’erezione quanto più duratura e soddisfacente.
  • La Maca andina, o Lepimedium Meyenii, ristabilisce l’energia sessuale soprattutto nei soggetti maschili. Stimola l’erezione peniena e le capacità adattive, e funge da supporto alla fertilità. Gode di peculiarità afrodisiache che, in alcune circostanze, rasserenano l’uomo nelle relazioni col l’altro sesso.
  • Il Ginseng, grazie all’alto contenuto di saponosidi, rilassa i vasi del pene, partecipando alla sintesi di Ossido Nitrico, al suo rilascio nei corpi cavernosi, e alla diminuzione dei livelli di calcio intracellulare. Infonde così un maggior benessere psicofisico, aumentando serotonina e ACTH nelle strutture cerebrali. Merito anche del connubio col Ginkgo Biloba che, secondo diversi studi, risulta di grande aiuto nel miglioramento delle performance sessuali.
  • La Serenoa Repens agisce sulla libido maschile, stuzzicando l’appetito sessuale che porta l’uomo a corteggiare una donna e intrattenere con lei rapporti intimi. Da impiegare quando la disfunzione erettile dipende dal calo del desiderio. Riduce, inoltre, le dimensioni della prostata se predisposta a ingrossamento.
  • La Damiana, afrodisiaco per eccellenza. È anche un ottimo tonico e diuretico. I flavonoidi contenuti in questa pianta ottimizzano il flusso sanguigno, incrementano la produzione di testosterone e la libido, e calmano in caso di stress e ansia da prestazione.
  • Lo Zinco, insieme alla Vitamina B6, prende parte alla sintesi di testosterone. Se carente, può intaccare il desiderio sessuale, con conseguenze degne di nota, come l’asessualità.

Farmaci

 

Vi sono casi in cui il riscorso a cure farmacologiche è doveroso. Gli inibitori della 5-fosfodiesterasi sono tra i più utilizzati contro la disfunzione erettile. Potenziano gli effetti dell’Ossido Nitrico e, pertanto, rilassano i muscoli del pene. Consentono di mantenere l’erezione, accrescendo il flusso sanguigno e accelerando la risposta agli stimoli sessuali.

Da annoverare anche i rilassatori della muscolatura liscia, come i farmaci a base di Papaverina. Solitamente la sua assunzione prevede periodiche iniezioni intracavernose. L’erezione viene generata dopo 5-20 minuti. La sua efficacia è strettamente correlata alla capacità di incrementare l’apporto ematico nel pene.

E ancora: Apomorfina, sostanza vasoattiva; Yohimbina, estratta dall’omonimo albero, in grado di incoraggiare anche le prestazioni sportive; Prostaglandina, molecola di origine naturale, indicata per il trattamento di infiammazioni e disfunzione erettile vasale, psicogena o in caso di eziologia mista. Si seguono, infine, terapie sostitutive di testosterone quando serve un’ulteriore supplementazione del suddetto ormone.

Conclusioni

 

La disfunzione erettile, ovvero l’incapacità di avere o mantenere l’erezione del pene, è determinata da fattori fisici, psicologici, o relativi allo stile di vita. Ecco perché, dopo aver accertato la comparsa del disturbo con appositi esami diagnostici, si può intervenire non solo con farmaci e integratori di grande impatto su circolazione sanguigna e libido, ma anche attraverso un’attenta revisione della propria routine quotidiana.

Il suggerimento, infatti, è quello di svolgere attività fisica e smettere di fumare, così da non restringere i vasi sanguigni che arrivano al pene. Evitare l’alcol che può bloccare la risposta sessuale. Rilassarsi e seguire una dieta sana ed equilibrata, caratterizzata da cibi leggeri, afrodisiaci (avocado, asparagi, ostriche, peperoncino, mandorle), fonti di bioflavonoidi (limoni, uva, pompelmi), limitando grassi e caffeina, che possono incidere anche sull’eiaculazione, la cui precocità ha prettamente a che vedere con la disfunzione erettile.