Etichette digitali e bottiglie di vino: che cosa cambia

È in costante aumento il livello di attenzione che viene riservato in Europa alla sicurezza alimentare e alle sue implicazioni. Si fa sempre più pressante, in particolare, l’urgenza di rendere i consumatori consapevoli degli ingredienti presenti in ciò che comprano e dei sistemi di produzione che vengono utilizzati.

Ciò vale anche per il settore delle bevande alcoliche: le aziende, infatti, tra pochi giorni dovranno fare i conti con il nuovo obbligo di segnalare sulle etichette delle bottiglie un maggior numero di dati rispetto a quelli che vengono indicati adesso.

Le novità nel settore

A spiegarci tutto è lo staff di Quvéer, che si propone come punto di riferimento per chi desidera implementare i propri prodotti con le etichette digitali.

Da gennaio del 2023 nelle etichette devono essere riportate fra l’altro le indicazioni ambientali, che sono le istruzioni che devono essere rispettate e messe in pratica per gestire le bottiglie vuote in previsione del loro riciclo.

Ma non è tutto, perché da dicembre del 2023 diventerà obbligatorio anche indicare in etichetta i valori nutrizionali e l’elenco degli ingredienti.

Le soluzioni offerte da QuvéeR

Per adeguarsi alle novità ci si può rivolgere proprio a QuvéeR, che mette a disposizione un servizio che consente di soddisfare i requisiti della norma italiana e di quella europea. Non solo: si ha anche la possibilità di realizzare una pagina specifica con video e immagini della propria cantina, in modo da far conoscere la propria attività in maniera efficace e senza costi supplementari. Un modulo di contatto consentirà al cliente di porre domande o richiedere informazioni alla cantina.

Per le etichette digitali si possono utilizzare i codici QR, i quali possono essere sottoposti a modifiche relative al colore e alla forma, in modo che siano coerenti con lo stile delle etichette. Ecco, quindi, che le etichette digitali permettono di convertire ogni bottiglia di vino in un vero e proprio strumento informativo.

Etichette digitali: cosa fare per rispettare le nuove norme

Per soddisfare le nuove normative riguardanti le etichette digitali, dunque, i produttori di vino dovrebbero far riferimento a una piattaforma digitale integrata.

Gli adempimenti richiesti riguardano tra l’altro l’indicazione della lista degli ingredienti sulle etichette elettroniche, dove tra l’altro dovranno essere presenti anche la dichiarazione nutrizionale e l’etichetta ambientale degli imballaggi, che serve ad agevolare la raccolta, il recupero, il riuso e il riciclo degli imballaggi stessi.

Nel novero delle professioni più richieste nel 2023 forse non ci sarà quella del sommelier, ma di certo il settore vinicolo è protagonista di una costante evoluzione e si mostra ben recettivo alle novità tecnologiche e normative: non si può far altro che adeguarsi.

Un obbligo che può diventare una preziosa occasione

Se è vero che dalle nuove norme discendono quelli che a tutti gli effetti sono degli obblighi, è altrettanto vero che tali obblighi possono diventare opportunità preziose se sfruttate in maniera intelligente.

In che modo? Per esempio attraverso i codici QR che permetteranno di offrire, su pagine online dedicate, tutte le informazioni riguardanti la cantina e la bottiglia di riferimento. Per il comparto del vino si tratta di un’occasione da non perdere; un modo per evolversi e progredire dal punto di vista tecnologico, abbandonando le caratteristiche del business tradizionale.

I valori nutrizionali in etichetta

Sulle bottiglie di vino – o, per essere più precisi, sulle loro etichette – in base alle nuove norme sarà obbligatorio segnalare la quantità di calorie apportate da un bicchiere di vino. Fino a questo momento l’indicazione delle calorie riguardava i prodotti alimentari ma non le bevande: ora lo scenario sta per cambiare.

E non è tutto, perché insieme con le informazioni nutrizionali le etichette dovranno specificare anche la lista degli ingredienti e quella degli allergeni. È chiaro che dalla prospettiva dei clienti tutto ciò ha delle implicazioni positive, perché garantisce una maggior consapevolezza a proposito delle informazioni nutrizionali, che potranno essere visualizzate in modo chiaro e completo; lo stesso dicasi per i messaggi che riguardano la necessità di adottare un approccio responsabile nel consumo di bevande alcoliche.

Perché scegliere i codici QR

Il ricorso ai codici QR è sinonimo di praticità e comodità. Già adesso, infatti, le etichette cartacee contengono una mole notevole di informazioni. Il rischio dunque è che non ci sia più spazio per aggiungere le nuove sezioni previste dalle norme, con le etichette ambientali, le dichiarazioni nutrizionali e le liste degli ingredienti.

A proposito degli ingredienti, in particolare, non basterà più specificare i vitigni, ma occorrerà anche indicare i vari additivi utilizzati, senza dimenticare ovviamente i solfiti. Si dovranno includere, poi, le tabelle che evidenziano i valori nutrizionali e quelle dedicate alle norme di smaltimento.

Insomma, è inevitabile fare riferimento alle tecnologie digitali, che mettono a disposizione la possibilità di informare i consumatori anche se sulle etichette di carta non c’è spazio disponibile.