Registrare il proprio marchio è una procedura fondamentale per ripararsi da eventuali furti, appropriazioni e sabotaggi. Si tratta di un meccanismo semplice: pagando l’Ente preposto, in Italia, in Europa o all’estero è possibile registrare la propria proprietà intellettuale su un claim, un logo, un nome, un servizio o un prodotto specifico, e venire tutelati per un periodo di tempo variabile. Alla scadenza è possibile rinnovare la protezione.
Ecco un breve prospetto sintetico dei costi per la registrazione nei principali paesi del mondo. Attenzione: il marchio è protetto solamente nei paesi in cui è stato registrato! Se vuoi allargare la tutela dovrai registrare la proprietà in tutte le nazioni di tuo interesse.
Italia
In Italia il costo della registrazione è il seguente:
- Per una classe di merce: 101 euro
- Per classi di merce aggiuntive dopo la prima: 34 euro
- Per le spese amministrative: 40 euro
- Per la marca da bollo: 16 euro
Europa
E’ possibile tramite l’archivio generale europeo registrare un marchio e far valere la tutela in tutti i paesi dell’Unione. Il costo è pari a 850 euro per la prima classe di merce.
Stati Uniti
La situazione americana varia se si vuole registrare un marchio, un logo o entrambi. Il budget da prevedere è indicativamente di 2500 dollari per la prima classe merceologica, più 700 circa per ognuna delle successive.
Marchio internazionale
Se si desidera una protezione più completa è necessario registrare un marchio a livello internazionale. La richiesta non viene presentata ad una nazione ma ad un ente sovranazionale che si trova in Svizzera. Il costo è di 653 marchi svizzeri (indicativamente 583 euro, al cambio attuale).
In più dovranno essere pagate delle tasse specifiche ad alcuni paesi, che permettono la tutela del marchio entro i loro confini. Questi paesi sono:
- Antigua e Barbuda
- Australia
- Bahrein
- Brasile
- Cambogia
- Canada
- Colombia
- Curaçao
- Danimarca
- Estonia
- Filippine
- Finlandia
- Gambia
- Georgia
- Ghana
- Giappone
- Gran Bretagna
- Grecia
- India
- Indonesia
- Irlanda
- Islanda
- Isole BES
- Israele
- Laos
- Malaysia
- Messico
- Norvegia
- Nuova Zelanda
- OAPI
- Oman
- Siria
- Corea del Sud
- Samoa
- Singapore
- USA
- St-Martin
- Svezia
- Thailandia
- Tunisia
- Turchia
- Turkmenistan
- UE
- Uzbekistan
- Zambia
- Zimbabwe
Le tariffe specifiche sono indicate presso l’ufficio dei brevetti e dei marchi dei singoli paesi, ma per alcuni di essi come il Regno Unito è consigliabile aspettare il periodo di transizione post-Brexit in attesa, forse, di accordi più convenienti.
E dopo?
A questi costi è necessario sommare quelli di due operazioni fondamentali: lo scandaglio degli archivi e la sorveglianza del mercato.
Durante la registrazione è necessario accertarsi che non esistano già marchi o loghi identici o simili: se si procedesse comunque o non si fosse sicuri di questa ipotesi è praticamente certo che i loro proprietari intenterebbero (e vincerebbero) una causa legale.
Nel periodo successivo alla registrazione è necessario verificare che sul mercato non compaia qualche azienda che sta cercando di sfruttare la registrazione della proprietà intellettuale appena ricevuta. Questa operazione di sorveglianza è generalmente affidata ad agenzie specializzate.