Quello del gioco è un settore che muove un grande giro d’affari corrispondente a miliardi di euro. Ecco perché per molti Paesi questo campo rappresenta un ruolo importante per quanto riguarda il loro bilancio economico.
È essenziale, quindi, proprio per l’enorme portata di questo settore anche in termini di denaro, procedere a regolamentare il tutto in maniera particolarmente efficace. In fin dei conti non possiamo ignorare che il fenomeno del gioco si è amplificato sempre di più in seguito anche alle numerose opportunità offerte dalle varie piattaforme di casino online.
Ma possiamo contare a livello legislativo almeno in Europa su norme specifiche che possano delineare un quadro di riferimento? Vediamo di spiegare ciò che intendiamo.
La mancanza di linee guida comuni
Sul web possiamo trovare tanti casino online, come per esempio NetBet. Sembra che negli ultimi tempi gli europei siano sempre più appassionati dei giochi online, anche perché la varietà è davvero tanta. Inoltre bastano una semplice connessione ad internet e un dispositivo, come ad esempio anche uno smartphone, per riuscire subito a collegarsi e ad assaporare il massimo del divertimento.
È chiaro quindi che servono delle linee guida comuni in tutta Europa per regolamentare un fenomeno che è sempre più in crescita. Il problema consiste nel fatto che proprio queste linee comuni mancano.
Nei vari Paesi prevalgono delle norme che, tuttavia, non seguono una certa linearità nell’accomunare la situazione in tutti gli Stati europei. Ci sono infatti delle marcate differenze che bisogna sottolineare.
Alcuni Paesi europei in particolare hanno messo a punto delle norme che hanno come obiettivo la tutela del consumatore, ma spesso lasciano adito a confusioni, perché non sono di facile interpretazione.
Altri Paesi, invece, come per esempio la Gran Bretagna, hanno messo a punto delle norme molto rigide che vogliono regolamentare il mercato. Per esempio in Gran Bretagna vigila la Uk Gambling Commission. Si tratta di un organo che ha pieni poteri nel fare in modo che le leggi siano rispettate in questo settore del gioco.
Gli operatori che vogliono esercitare nel settore del gioco devono richiedere un’apposita licenza a questa commissione. Inoltre è molto importante che siano in possesso di alcuni requisiti essenziali e che forniscano delle apposite garanzie che possano tutelare il consumatore.
I Paesi europei in cui le norme sono meno efficaci
In alcuni casi le normative che si possono trovare come punto di riferimento per i Paesi europei, per quanto riguarda il campo del gioco, appaiono piuttosto confuse. Soprattutto, come abbiamo già precisato, lasciano vari dubbi e perplessità e quindi finiscono con l’essere anche in alcuni casi troppo restrittive.
Un esempio che possiamo fare a questo proposito è quello della Francia. Tra l’altro questo Paese è particolarmente conosciuto per il fatto che ospita alcuni tra i casino più famosi al mondo. Il problema in questo caso resta soprattutto il fatto che il Governo francese non si sia deciso ad aprire le grandi opportunità che prospetta il settore del gioco online.
Infatti in Francia sono vietati i giochi tradizionali da casino, gli operatori che vogliono svolgere la loro attività sul web possono contare soltanto su scommesse e video poker.
Un altro Paese che desta perplessità in merito alle legislazioni che riguardano il gioco è la Grecia. Qui le licenze per aprire delle sale da gioco sono particolarmente costose. Si parte da una concezione molto particolare, perché il gioco è visto più che altro come un modo per guadagnare in maniera esorbitante, mentre non viene considerato che si tratta di un mercato che può provvedere anche alla creazione di posti di lavoro.
L’alto costo delle licenze porta ad un fenomeno di concorrenza sleale, perché le nuove società che vogliono entrare a far parte del mercato incontrano particolari difficoltà proprio per l’elevato prezzo che dovrebbero pagare per ottenere una licenza.