Lavoro dipendente e lavoro autonomo, possono coesistere?

È sempre crescente il numero di persone che decidono di affiancare alla propria attività lavorativa l’apertura di una partita IVA, che sia per la voglia di realizzare un proprio business o per cercare un’indipendenza oppure semplicemente perchè si vorrebbe intraprendere una nuova strada ma prima di lasciare il proprio posto di lavoro si vuole avere la certezza che tutto proceda per il meglio.

Quindi se ti stai chiedendo se puoi aprire e gestire una partita IVA pur avendo un lavoro dipendente, la risposta è sì, anche se, come ben immaginerai dovrai utilizzare degli accorgimenti e se ciò che ti frena è il pensiero di tasse troppe elevate, allora ti parleremo del regime forfettario, che ben si sposa con le nuove imprese e chi utilizza l’attività indipendente solo come seconda fonte di reddito.

Regime forfettario e lavoro dipendente: distinzione tra dipendente pubblico e privato

Quindi lavoro dipendente e autonomo possono senza alcuni dubbio coesistere, anche se occorre innanzitutto distinguere tra 2 tipologie di dipendenti:

  • dipendenti privati: possono aprire partita IVA e dare inizio alla propria attività indipendente senza dover lasciare il lavoro a conduzione che la loro attività non si concorrenziale a quella per cui hanno contratto dipendente. Non vige inoltre nessun obbligo di comunicazione al datore di lavoro, anche se conviene sempre mettere al corrente la propria azienda di questa specifica intenzione, per evitare che si possa essere licenziati per giusta causa;
  • dipendente pubblico: in questo caso occorre svolgere il proprio lavoro da dipendente pubblico in maniera esclusiva per non incorrere in licenziamento. Questo però vale solo per chi ha lavoro full time, per i contratti a tempo parziale, tale obbligo non sussiste ed è possibile aprire partita IVA. Allo stesso modo, possono intraprendere attività autonoma gli insegnanti che ne hanno ottenuto il consenso dal direttore didattico.

Come accedere al regime forfettario

Possono accedere al regime forfettario, che ricordiamo è un sistema agevolato che permette alle nuove imprese di non veder gravare eccessivamente sul loro bilancio il peso delle imposte, tutti coloro che nell’anno precedente all’apertura della partita IVA hanno avuto un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 30.000 euro.

Inoltre il soggetto nell’anno precedente non deve aver sostenuto spese di personale superiori ai 20.000 euro e la riduzione di un anno dei tempi ordinari di accertamento per tutti coloro che decidono di utilizzare la fatturazione elettronica. Anche nel caso in cui tu decidessi di utilizzare il regime forfettario dovrai infatti fare i conti con la fatturazione elettronica, che sta diventando più che un obbligo un esigenza per tutti coloro che si affacciano sul mercato a viario titolo. Proprio per questo ti proponiamo come approfondimento l’articolo fattura elettronica e regime forfettario, in cui potrai trovare tutte le indicazioni che ti servono per poter svolgere la tua n uova attività al meglio.

Ti ricordiamo che la fatturazione elettronica è nata non solo per facilitare la trasmissione delle fattura abolendo il cartaceo, ma per combattere l’evasione fiscale, piaga di un economia che sta puntando a una veloce crescita.