Apriamo subito una piccola, ma dovuta, parentesi per specificare che stiamo parlando della cimice di colore verde il cui nome ufficiale è Palomena prasina. Teniamo a sottolineare quest’aspetto perché nelle abitazioni si può avere a che fare anche con la cimice dei letti che presenta però delle caratteristiche differenti. Si tratta infatti di un parassita appartenente alla famiglia dei Pentatomidae che sarebbe bene evitare in quanto si nutre di sangue.
Come si intuisce dal nome, quest’insetto eterottero ematofago si annida soprattutto nei letti e durante il sonno può pungere. Ecco che suggeriamo di prestare molta attenzione alla pulizia e all’igiene della casa in generale e della camera da letto in particolare. Altresì, è bene poi indagare e disinfestare, correre cioè ai ripari, se si trovano strusciate di sangue sul lenzuolo, o si avvertono pruriti o bolle sugli arti al risveglio al mattino. Questi sono infatti i più comuni segnali della presenza della Cimex Lectularius, che ripetiamo non va confusa con la Palomena che è tendenzialmente innocua.
Può senza dubbio rovinare anch’essa le piante su cui si posa, portarli cioè al progressivo deterioramento, ma la sua presenza non comporta effetti collaterali sulla nostra salute. Certo, la maggior parte di noi inorridisce quando la vede e d’istinto verrebbe di schiacciarla con un piede, una scopa o un fazzoletto, ma questa non è un’azione molto consigliata. Il motivo è semplice: quando l’insetto si sente minacciato ed attaccato, si difende.
E come si difende? Con l’unica arma che la natura gli ha fornito, l’odore nauseante. Grande circa 15 mm, la cimice è in grado di emettere delle sostanze maleodoranti decisamente molto acute, pestilenziali! Minuscola, formata solo da capo, torace ed addome, ha delle piccolissime ghiandole metatoraciche dal potere infallibile, basta una quantità limitata per scatenare un odore insopportabile, che ricorda un po’ quello dell’ammoniaca.
In natura, grazie a quest’arma di difesa la cimice riesce ad allontanare i predatori, o potenziali tali, senza problemi. Per avere noi la meglio sulla cimice verde, che talvolta può presentarsi anche con un colore marrone tendente al rossastro, è preferibile utilizzare un insetticida ad hoc.
Se però esso non dovesse essere disponibile e/o a portata di mano al momento del ritrovamento, non resta che usare le “vecchie maniere” e per mandare via il cattivo odore ricorrere a dei lavaggi con aceto e limone. Ciò riguarda sia le mani, che i pavimenti nel caso sia stata colpita sul pavimento, che i vestiti, fatta eccezione della nota di limone in quest’ultimo caso. Ci sta che l’odore impregni anche una maglietta o altro capo di abbigliamento e in questo caso la soluzione migliore è far prendere aria e poi lavare in lavatrice avendo l’accortezza di aggiungere un po’ di aceto al detersivo.