Ottime notizie per tutti coloro che desiderano fare delle scelte ecofriendly ed all’insegna del risparmio energetico: arrivano gli pneumatici rigenerati o ricostruiti, valida risposta per chi ama prodotti ecosostenibili rispetto i classici copertoni. Entrambe economiche, le due tipologie di gomme hanno comunque alcune differenze. Scopriamo le loro caratteristiche e quali scegliere per le nostre esigenze.
Differenze tra pneumatici rigenerati e ricostruiti
Usati spesso come sinonimo, gli pneumatici rigenerati e quelli ricostruiti non sono la stessa cosa. Le gomme rigenerate sono dei veri e propri pneumatici consumati, ai quali vengono applicati battistrada di gomma nuovi mediante una filiera produttiva, dove il materiale vecchio si fonde con il nuovo, andando a creare una gomma ibrida.
Agli pneumatici ricostruiti, invece, viene eliminato del tutto il battistrada consumato che è sostituito da materiale nuovo, formando un copertone ex novo.
Tutte e due le varietà di pneumatici, rigenerati e ricostruiti, al termine del processo di trasformazione, sono sottoposti ai medesimi test delle gomme nuove per essere omologati. Ottengono la certificazione europea nel momento in cui superano gli standard qualitativi richiesti.
Differenze, quindi, sostanziali ma che non incidono nelle loro prestazioni finali, una volta installati nell’autovettura. Unico neo in ambo le tipologie di pneumatici è la durata che risulterebbe inferiore, anche se leggermente, rispetto alle gomme tradizionali. Il battistrada potrebbe stracciarsi con maggiore facilità, non assorbendo in maniera ottimale le vibrazioni oppure, nelle alte velocità, mostrarsi più sensibile al surriscaldamento. Cosa di poco conto, sicuramente, se si vanno a mettere sulla bilancia gli aspetti vantaggiosi.
Vantaggi degli pneumatici rigenerati e ricostruiti
Risparmio e rispetto per l’ambiente sono i due principali vantaggi degli pneumatici rigenerati e ricostruiti, elementi di non poco conto.
Basti pensare che per produrre una gomma nuova sono usati ben 25 litri circa di petrolio ad altissimo potere inquinante per l’ambiente, mentre per dare alla luce una gomma ricostruita sono sufficienti appena 5,5 di petrolio, addirittura meno di un terzo.
È del tutto evidente uno sfruttamento minimo delle materie prime, con un conseguente costo sempre minore. Chi acquista pneumatici ricostruiti oppure rigenerati ridurrà in maniera considerevole la produzione di rifiuti dell’80%, con un risparmio energetico di oltre il 70%.
In tal modo il prezzo finale si riduce ulteriormente. Il perchè è presto detto: quando si acquista uno pneumatico nuovo, parte del prezzo comprende un contributo per lo smaltimento in discarica delle materie prime usate. Dettaglio importante che, negli pneumatici ricostruiti o rigenerati, non è presente. Un decreto del Ministero dell’Ambiente del 2003, infatti, rende esenti gli pneumatici ricostruiti dalla categoria rifiuti, eliminando così ogni tassa burocratica.
Gli automobilisti fanatici di prodotti per vetture a basso impatto ambientale, quindi, troveranno in queste due tipologie di gomme quello che fa a caso loro. Non solo: daranno un enorme aiuto all’emergenza rifiuti che ha ormai investito non soltanto la penisola ma il mondo intero. Se poi le tasche risulteranno più leggere, allora ben venga.
Le scelte ecologiche degli automobilisti aiutano sicuramente il nostro paese ad affrontare quella che sta diventando una vera e propria emergenza rifiuti. In questo contesto stanno nascendo nuove startup come reuse.green che si occupano, in collaborazione con laboratori universitari, di dare nuova vita non solo a gomme e pneumatici ma anche a scarti di lavorazione che diversamente andrebbero in discarica.
Rigenerati o ricostruiti: quali pneumatici scegliere per la propria vettura
Sicuramente è una decisione individuale ma è importante che la scelta ricada sullo pneumatico adatto alla propria autovettura e allo scopo del suo utilizzo. Generalmente le gomme ricostruite sono maggiormente adatte al trasporto pesante, mentre quelle rigenerate vanno meglio per i veicoli leggeri.
Nella selezione è sempre bene affidarsi ai consigli del gommista che sicuramente saprà consigliare nel modo migliore, sia dal punto di vista del risparmio sia per quanto riguarda l’impatto ambientale e la riduzione dei rifiuti.