Cosa sono le ragadi
Le ragadi sono piccoli tagli più o meno profondi che possono colpire alcune zone sensibili del corpo, come le mani, i piedi, le labbra, il seno o l’ano.
Quando interessano il seno, le ragadi colpiscono principalmente il capezzolo o l’areola (la pelle che si trova intorno al capezzolo stesso). Generalmente, questo disturbo si presenta in concomitanza con le prime settimane di allattamento, soprattutto per le donne al primo parto. Di per sé soffrire di ragadi al seno non rappresenta un problema grave, ma è bene trattarle in modo adeguato.
Nei casi peggiori, le ragadi da semplici screpolature superficiali possono trasformarsi in dei veri e propri tagli ampi e profondi, causando forti dolori durante il momento della suzione da parte del bambino, scoraggiando il naturale gesto dell’allattamento al seno.
In questo articolo troverai diversi consigli su come prevenire e affrontare le ragadi al seno per non farti trovare impreparata nel caso dovessi soffrirne in seguito all’attaccamento al seno del tuo bambino.
Perché vengono le ragadi
L’errato attaccamento al seno del bambino è la causa più frequente di dolori e successiva comparsa di ragadi. I bimbi sfruttano un istinto innato, e in maniera del tutto naturale si attaccano al seno spalancando la bocca. Se questo istinto viene ostacolato da alcuni fattori come una tua posizione scomoda (come se ad esempio ti siedi in posizione eretta), i neonati faranno entrare in bocca una porzione di mammella inferiore a quella necessaria per un allattamento indolore. La conseguenza di questo errato attaccamento è che, non riuscendo a portare il capezzolo completamente in fondo alla bocca, i neonati tenderanno a succhiare il latte schiacciando l’areola e il capezzolo sul palato, provocando un intenso dolore con la successiva comparsa di irritazioni e screpolature.
Con l’attaccamento sbagliato al seno si rischia non soltanto dolore e ragadi ma anche una scarsa produzione di latte che ti costringeranno a optare per quello artificiale.
Sostanzialmente il meccanismo è molto semplice: se non si trova nella posizione giusta e non è attaccato bene, il neonato non riuscirà a ciucciare latte a sufficienza e, di conseguenza, tu ne produrrai meno. Se non spezzi questo circolo vizioso facendo attaccare adeguatamente il tuo piccolo non riuscirai a soddisfare le sue necessità nutrizionali, soffrendo per il dolore e perdendoti la magia che contraddistingue il magico momento dell’allattamento.
Un altro episodio che potrebbe farti preoccupare, riguarda i rigurgiti dei neonati. Se tuo figlio ne soffre potrebbe significare che ha ingerito dosi eccessive di latte. Non è niente di preoccupante e, come puoi leggere in questo articolo , è possibile ridurre gli episodi cercando di allattare il più possibile in maniera naturale ricordandosi di aiutare il bambino a fare il ruttino dopo ogni poppata.
Come prevenire le ragadi al seno
Puoi prepararti e prevenire le ragadi al seno anche giocando d’anticipo durante gli ultimi mesi della gravidanza. Per farlo, effettua alcuni esercizi che aiuteranno il capezzolo ad essere pronto per il momento dell’allattamento.
Oltre a questo, prima della nascita, è bene raccogliere informazioni in merito all’allattamento, per conoscere la posizione migliore per il piccolo e fare in modo che l’attaccamento al seno avvenga in modo corretto, evitando la comparsa di ragadi. Se hai dubbi non esitare a chiedere aiuto alle ostetriche o alle puericultrici, che sapranno indirizzarti per un corretto allattamento, adeguato per te e soprattutto per le esigenze del tuo piccolo. Il giusto attaccamento del neonato è senza dubbio il rimedio più efficace per evitare le ragadi al seno.
Se puoi, cerca di cambiare posizione durante le poppate per evitare le irritazioni al capezzolo, consentendo al piccolo di premere in diverse zone dell’areola e del capezzolo ed evitando la comparsa di “ingorghi mammari”.
Una volta terminata la poppata, il neonato si stacca da solo dal seno ma, se devi allontanarlo per qualche ragione, esegui l’operazione mettendo un dito in un angolo della bocca e spingi il seno in basso. Questo ti risparmierà da strappi bruschi che possono irritare il capezzolo.
I para-capezzoli in argento sono un altro rimedio efficace per prevenire le ragadi al seno. Si tratta di coppette in argento puro usate per coprire i capezzoli proteggendoli dalle irritazioni a contatto con reggiseno o abiti. L’argento è un materiale antibatterico che favorisce la cicatrizzazione, oltre ad essere naturalmente anallergico e atossico. Nel blog Letto a Quattro Piazze troverai tutte le informazioni necessarie sui para-capezzoli d’argento e come utilizzarli al meglio.
Come curare le ragadi al seno
Se, nonostante tutti i rimedi e i trattamenti preventivi, dovessi comunque incappare nel problema delle ragadi puoi utilizzare dei rimedi appositi come “Saugella Crema Antiragadi” che, con la sua attività cicatrizzante, favorisce la guarigione e lenisce il dolore. Si tratta di una pomata che puoi usare per accelerare i tempi di ripresa elasticizzando la pelle attorno al capezzolo. Un’altra valida alternativa è “Dermovitamina Ragadi Seno”, una crema che crea una pellicola protettiva sul capezzolo e l’areola sfavorendo la comparsa delle ragadi al seno. Al tempo stesso, questa crema aiuta a ridurre i dolori e combatte le irritazioni.
Se l’idea di utilizzare un farmaco non fa per te, puoi aiutare la pelle a mantenersi idratata applicando dell’olio di mandorle dolci e detergi i capezzoli con dell’acqua calda e una garza sterile prima di procedere con la poppata.
Se stai organizzando la lista nascita del tuo bambino, insomma, ricordati di inserire anche questi prodotti per te. Per avere altri consigli, potrai visitare questo link dove potrai trovare informazioni per tutto il necessario da avere prima dell’arrivo del tuo piccolo.
Non rinunciare all’allattamento perché compaiono le ragadi. Cerca di prevenire il problema agendo in maniera mirata, indossa della biancheria intima in cotone e cerca di preparare la pelle al momento dell’allattamento dopo aver partorito. Utilizzare dell’olio di mandorle dolci prima dell’arrivo del piccolo aiuterà a migliorare l’elasticità dell’areola e del capezzolo e questo eviterà la formazione di dolorose ragadi. Chiedi aiuto e consigli per sapere come attaccare correttamente il bambino. In questo modo potrai goderti a pieno questo magico e intimo momento sola con il tuo bebè.