Il titolo di questo articolo può essere lo spunto per molte considerazioni sul mondo del marketing digitale, e riconosce ancora il ruolo di primo piano della SEO nonché della visibilità di un sito sui motori di ricerca come Google.
Prima di cercare di rispondere in maniera esauriente a questa domanda, è utile fare una breve carrellata del marketing digitale, dalla nascita del web fino alle evoluzioni attuali che vedono come protagonisti principali i social network.
Negli anni ’90, quando si iniziarono a pronunciare parole che allora sembravano un po’ strane quali “web”, “siti” e “Google”, per cercare informazioni su internet e fare i primi acquisti telematici ci si affidava completamente ai motori di ricerca.
Erano loro, una volta digitate le keyword, a fornirci il sito giusto e l’e-commerce migliore in cui acquistare online. Poi nel 2008 anche in Italia ha iniziato a fare capolino Facebook, che in breve tempo ha conquistato gli italiani grazie alla facilità con cui consente a chiunque di connettersi con persone lontane.
Fu proprio in quel periodo che tra i marketer digitali iniziò a girare una frase che sapeva di sentenza: la SEO è morta! Con questa espressione in tutti i sensi lapidaria, si considerava superata l’importanza della visibilità in prima pagina su Google, per affidarsi completamente ai social network.
Tutto ciò è stato smentito dai fatti. Nel 2022 i consulenti SEO sono tra i professionisti del web più richiesti, e circolano decine di corsi e strumenti per il posizionamento su Google.
Detto in altre parole: la SEO non soltanto non è morta, ma è viva e lotta insieme a noi!
Essere primi su Google in una strategia di web marketing
Il breve excursus storico legato alla SEO era doveroso anche per un altro motivo: finché esisterà il web così come lo sconosciamo, con tanti siti che concorrono tra loro per offrire gli stessi servizi o le medesime informazioni, conquistare la prima pagina su Google sarà l’imperativo categorico per conquistare il maggior numero di clienti o lettori.
La prima pagina su Google è un obiettivo di lungo termine che spesso richiede anni e migliaia di euro di investimenti, ma che una volta raggiunto può letteralmente cambiare in meglio le sorti di un’azienda, grazie all’aumento dei fatturati e l’arrivo di nuovi clienti dal web.
E qui iniziamo a fare dei distinguo, individuando sostanzialmente due modi per occupare le prime posizioni su Google quando un potenziale cliente effettua delle ricerche con delle specifiche parole chiave: fare gli annunci Google ADS (ex AdWords) o scalare organicamente la “vetta”.
Tralasciando per il momento le campagne AdWords, le quali sì offrono la massima visibilità ma una volta spente rispediscono il sito nell’oblio del web, vediamo come raggiungere la prima pagina su Google in maniera organica, cioè naturalmente.
Caratteristiche del lavoro SEO su un sito web
Veniamo al punto più importante dell’articolo, cioè quello relativo a tutte le azioni necessarie per favorire la crescita di un sito, che passa così dall’essere invisibile a occupare le prime posizioni sui motori di ricerca.
La strada che conduce alla prima pagina di Google in realtà inizia prima della nascita di un sito web. Già, perché ben prima di iniziare a scrivere la prima riga di codice HTML, qualsiasi agenzia web o un freelance con competenze SEO deve progettare anche un piano editoriale fatto bene e ottimizzato per le ricerche sui motori di ricerca.
Dopo averlo pensato, un sito web va anche ottimizzato nei fatti con dei testi in ottica SEO, vale a dire con l’inserimento delle parole chiave nei punti giusti delle sue pagine.
Un altro step per raggiungere la prima pagina di Google riguarda la cosiddetta link building, vale a dire quell’insieme di azioni che ambiscono a ottenere dei link da portali autorevoli che puntano al nostro sito.
Quanto costa la prima pagina su Google?
Se hai fin qui letto l’articolo e ti sei finalmente convinto a chiamare un esperto SEO, forse l’ultima resistenza che hai è di carattere economico. Detto in altre parole, ora ti starai chiedendo: quanto costa fare SEO?
Inutile girarci intorno, perché la SEO porta tanti vantaggi ma richiede un certo tipo di investimento, certamente di tempo ma soprattutto economico.
Ad esempio guardando il listino costi SEO di Leonardo Guerrini, consulente SEO con oltre 15 anni di esperienza nel settore del posizionamento siti, si nota che praticamente tutti i servizi hanno dei costi con cifre a 2, se non a 3 zeri.
La SEO costa, dicevamo, e il motivo è semplice: in circa un quarto di secolo di vita, Google si è perfezionato a tal punto che oggi è molto difficile conquistare la sua fiducia, per la grande concorrenza che c’è in rete ma soprattutto per le ricerche sempre più raffinate che effettuano gli internauti.
Per questo motivo una strategia SEO va affidata a dei professionisti qualificati e con una lunga esperienza.