Fosse Imhoff e fosse settiche: quanti errori in rete, quanti utenti si improvvisano “esperti” e poi finiscono per confondere le due cose: una “fossa Imhoff settica” non esiste!
Nell’attività di ripristino e risanamento delle fognature conoscere questa differenza è molto importante: destinazione d’uso, caratteristiche tecniche e vantaggi sono differenti.
Scopriamo insieme maggiori dettagli!
Le fosse settiche
Una fossa settica può essere costituita da due o tre camere, per questo possiamo parlare di fossa bicamerale o tricamerale, rese comunicanti attraverso un sistema di tubazioni con deflettori a forma di T.
Questa particolare forma delle tubazioni permette di impedire il passaggio di residui solidi, ovvero i fanghi, e sostanza galleggianti dette croste.
All’interno della prima camera si innesca, a fronte dei tempi di permanenza, una fermentazione anaerobica del liquame mentre la parte solida si deposita sul fondo.
La parte fangosa fermenta ma, a fronte della completa assenza di ossigeno, sprigiona anidride carbonica e metano: in questo modo il fango diventa più leggero e torna a galla come crosta.
Questa serie di reazioni chimiche avviene in ognuna delle camere che costituiscono la fossa settica ma in misura nettamente minore: ecco perché il risultato finale è un liquame più chiaro, con un ridotto contenuto di solidi sospesi ma una forte presenza di sostante inquinanti.
Le vasche Imhoff
Le vasche Imhoff devono il loro nome all’ingegnere tedesco Karl Imhoff e sono solitamente utilizzate negli impianti di depurazione di piccole e medie dimensioni.
Anche in questo caso abbiamo una struttura che prevede due sezioni solitamente posizionate sottoterra: una fossa superiore detta di sedimentazione ed una fossa inferiore detta di digestione.
Mentre la vasca superiore ha una forma rettangolare quella sottostante è triangolare con la punta rivolta verso il basso: la comunicazione tra le due sezione avviene per mezzo di una fessura longitudinale che favorisce il passaggio dei fanghi.
Il liquame presenta nella prima sezione viene bloccato da un paraschiume: passando sotto questo sbarramento deposita tutta la materia galleggiante e tutte le sostanze grasse libere.
L’accumulo che si forma con il passare del tempo si trasforma in una crosta che deve essere rimossa periodicamente.
Il liquame contenente le sostanze più grosse sedimentabili arriva dunque nella camera di sedimentazione attraverso la fessura longitudinale: qui incontra un secondo paraschiume che deve a sua volta bloccare tutta la materia solida e,risalendo, arriva al canale di scarico.
Tutti i fanghi che si sono accumulati nella sezione inferiore della vasca Imhoff sono oggetto di una reazione anaerobica dovuta alla presenza di batteri, mentre il gas biologico che si forma fuoriesce dagli sfiati laterali.
Tutti i fanghi sedimentati vengono rimossi attraverso un tubo che si trova nel fondo del pozzo e successivamente convogliati nei letti di essiccamento.
L’acqua fuoriesce dalla vasca molto chiara dal momento che non è entrate per niente a contatto con la sezione dove avviene la sedimentazione.
Il grande vantaggio derivante dall’utilizzo della vasca Imhoff è rappresentato dal fatto che il refluo finale ha un valore settico nettamente inferiore a quello che fuoriesce dalla fossa settica dunque può essere facilmente trattato in modo naturale attraverso processi come la subirrigazione e la fitodepurazione.
Rispetto alla fossa settica la vasca Imhoff permetta una rimozione dei solidi sospesi pari all’80%: nel primo caso si arrivava ad un 50%.Vasche Imhoff e fosse settiche: quando scegliere una soluzione piuttosto che l’altra
Arrivati a questo punto la domanda sorge spontanea: quando conviene utilizzare una vasca Imhoff e quando una normale fossa settica.
Abbiamo chiesto un parere a Tecno System, azienda specializzata nell’attività di risanamento della rete fognaria sul territorio di San Marino.
Generalmente le Vasche Imhoff sono installate in campagna dove la rete fognaria per le acque nere non è spesso presente e, per questo motivo, si avverte il bisogno di una maggiore depurazione dei liquami.
Le fosse settiche invece sono più comuni nei centri urbani dove la rete fognaria comunale è ben strutturata e, per esattezza, nelle superfici dove si ha poca pendenza in modo da non provare intasamenti della rete fognaria.