La casa ai tempi del Covid

Lockdown

Chiusi in casa.

La casa unico rifugio, quando la pandemia invade le strade, i negozi, le scuole, le metropolitane ed ogni luogo pubblico.

Mai come ora, le case sono state vissute così intensamente, mai come ora in casa si è lavorato, studiato, ci si è allenati e si è dedicato tempo alla preparazione dei cibi come non accadeva da anni. Lo stress, la velocità, i minuti contati, sono rimasti fuori la porta, insieme al virus.

Nuove consapevolezze del vivere, nuove esigenze e nuove risposte.

La casa post-COVID

 La casa del dopo il Covid sarà una casa diversa.

Per i progettisti sarà doveroso rivedere le linee guide che hanno seguito per anni.

La progettazione di qualità è diventata consapevolezza diffusa.

Le case hanno rilevato tutte le verità nel bene e nel male.

Una buona distribuzione degli spazi, una buona illuminazione, una particolare attenzione ai materiali, un controllo della salubrità dell’aria, il rapporto con gli spazi esterni, l’utilizzo di materiali ecocompatibili sono diventati valori imprescindibile del vivere bene.

Il parere di un professionista

Gli architetti operativi nell’interior design si sono dovuti occupare di nuove esigenze a volte intervenire con urgenze impellenti.

Abbiamo preso contatto con l’architetto Marco Di Gennaro di Officine Architetti Associati a cui abbiamo chiesto la sua esperienza lavorativa post Covid:

“Per noi progettisti è stata una vera e propria rivoluzione progettuale il Covid.

Siamo stati costretti a rivedere tutti gli spazi delle case, sono tante le richieste di spazi filtro, da pensare in prossimità degli ingressi, ambienti dotati di lavamani e spogliatoi, un ambiente intero dedicato alla sanificazione.

A volte è capitato di dover lavorare con urgenza.”

Riorganizzare gli spazi di casa

“Un cliente in piena pandemia ci ha contattati in quanto aveva l’esigenza di riorganizzare gli spazi della casa.

La sua abitazione necessitava di aree per la didattica a distanza per i figli e luoghi per il lavoro in quanto lui e la moglie costretti a lavorare a casa.

Una soluzione non facile quando le quadrature sono minime.

Abbiamo riadattato gli ambienti dando essi diverse funzioni e flessibilità. In camera da letto abbiamo ridisegnato l’arredo dando essi la possibilità di potersi trasformare in una comoda postazioni lavoro.

Nel salone parte dell’arredo è stato integrato con scrivanie estraibili creando postazioni lavoro che dopo l’utilizzo potessero facilmente essere mimetizzate.

Come raccontato dall’architetto Marco Di Gennaro nuove esigenze hanno comportato nuove modi del vivere gli ambienti e nuovi modi del progettare.

I nuovi spazi non sono state le uniche novità.

Nuovi temi dell’Interior Design

Stare tanti giorni a casa ha fatto comprendere il valore di alcuni elementi e le criticità di altri.

Notevole attenzione è stata rivolta ai temi emergenti in tempo di Covid, sono temi che più volte sono stati affrontati ma spesso ne è stato sottovalutato il valore, vediamone alcuni:

  • l’inquinamento domestico

 Trascorre intere giornate in una casa con un elevato tasso di inquinamento significa esporsi a diverse patologie, dalle più banali alle più serie.

Alcune ricerche hanno rilevato la presenza di materiali radioattivi in alcune porcellane provenienti dalla Cina, oppure parquet trattati con vernici a base solvente in cui è presente il nocivissimo Metil Pirrolidone, arredi trattati con colle altamente tossiche come la formaldeide presente nei mobili in truciolato.

Non sempre è sufficiente areare i locali, è importante progettare con consapevolezza e attenzione.

 lo spazio fitness

 I progettisti del post pandemia non possono trascurare lo spazio da dedicare al fitness.

Non tutti hanno la fortuna di poter dedicare una stanza ad uso esclusivo del benessere ma ciò non significa che bisogna rinunciare alla possibilità di allenarsi in casa.

Fondamentale è creare spazi che facilmente possano prestarsi a funzioni diverse.

Evitare ingombri difficili da spostare e lasciare spazi in cui facilmente è possibile posizionare un tappetino e poter fare esercizi a corpo libero. 

  • lo spazio working

 Lavorare e studiare nello stesso spazio è stata un’esigenza ma non è detto che non possa diventare una consuetudine. Moltissime aziende  hanno potuto costatare i vantaggi dello smart working. In effetti uno degli aspetti che ha più rivoluzionato l’idea di casa post covid è proprio l’importanza dello spazio working. In passato era un optional, una peculiarità di case con quadrature importanti quindi spesso poteva essere la classica stanza studio.. La realtà è completamente diversa. Non importa se i mq siano scarsi, ma lo spazio lavoro è fondamentale, lo si deve ricavare, può essere in salotto, in camera da letto e se necessario anche in cucina. 

  • gli spazi esterni

 Preziose informazioni sull’universo casa sono arrivate dei borsini immobiliari, la casa post Covid esige e ritiene prezioso lo spazio esterno, sia esso un giardino un terrazzo ma anche un balcone.

Durante la pandemia i balconi si sono vissuti come non mai. Intere famiglie hanno potuto respirare, vedere il sole, comunicare con i vicini solo grazie ai balconi.

Il balcone unico luogo in cui ci si è potuti proiettare verso gli spazi interdetti, unico contatto con la città, oggi è diventato uno degli spazi domestici più utili per superare la forzata claustrofobia domestica.

Non può essere delegato ad un deposito come spesso è accaduto in passato.

Un nuovo spazio da pensare progettare e vivere.

 Conclusioni

 Non torneremo più come prima e non saremo più gli stessi, le nostre case non saranno più le stesse, saremo noi migliori e anche le nostre case. I progettisti stanno affrontando una nuova era, dovranno avere la consapevolezza che i passi che si faranno oggi sono i primi di una nuova era.