Perché è importante avere il certificato di abitabilità per una compravendita

Nell’ambito di una compravendita va da sé che questo attestato si presta ad essere una vera e propria garanzia non di poco conto che è sempre opportuno avere per stare al sicuro. Per questo è importante tenere il certificato sempre da parte, anche quando ormai è passato diverso tempo dal trasferimento stesso nella nuova casa.

Concludere l’acquisto in maniera sicura è fondamentale tanto per chi compra l’abitazione in questione quanto anche per coloro che hanno intenzione di vederla a futuri acquirenti e il certificato di abitabilità è fondamentale.

Perché il certificato di abitabilità è essenziale in caso di compravendita

Il certificato di abitabilità per una compravendita è un documento nel quale si attesta che l’abitazione presa in considerazione viene acquistata e venduta in condizioni di totale agibilità.

Una casa che riceve l’attestazione di edificio agibile ed abitabile è una dichiarazione importante che viene rilasciata da esperti specializzati in questo settore.

Ovviamente, si tratta di un documento che viene richiesto non soltanto per la vendita di edifici più grandi, ma anche nel caso di singole abitazioni è fondamentale.

Per ottenere il certificato di abitabilità per una compravendita è necessario presentare la domanda all’ufficio di competenza. La richiesta deve essere fatta o direttamente dal proprietario dell’immobile o, nei casi di nuove costruzioni, anche da coloro che sono stati incaricati per eseguire quest’ultima mansione.

Per quanto concerne le tempistiche entro le quali è possibile ottenere tutta la documentazione, solitamente sono sufficienti 15 giorni dal momento in cui viene presentata la domanda.

Ad imporre nei processi di compravendita il certificato di abitabilità è stata la Legge n.69/2013 la quale prevede che dopo un’accurata esperienza presso l’ambiente di cui si parla, gli esperti mettano per iscritto una loro valutazione in merito.

Come avrai sicuramente capito già da questo primo paragrafo incentrato sul significato stesso del certificato di abitabilità, si tratta di un documento che necessariamente bisogna avere nel caso in cui si decida di mettere in vendita la propria abitazione.

D’altro canto, è anche molto importante se si è in procinto di comprare un altro immobile ricevere il certificato di abitabilità da parte di quello che sarà il (futuro) vecchio proprietario.

Ma perché il certificato di abitabilità è fondamentale nelle situazioni di compravendita?

Essenzialmente, si tratta di un atto ufficiale rilasciato dagli enti competenti previa valutazione di esperti, in cui viene messo per iscritto il fatto che l’immobile che si sta per acquistare e/o vendere è in condizioni tali da poter essere abitabile.

Quindi, in sostanza, si tratta di una vera e propria garanzia che andrebbe sempre richiesta in queste situazioni, per trovarsi poi protetti nel caso in cui sorgessero delle problematiche in seguito alla conclusione dell’accordo stesso.

Cosa comporta la mancanza del certificato di abitabilità?

Ovviamente, in caso di mancanza del certificato di abitabilità che consigliamo sempre di verificare, i problemi che potrebbero insorgere sono diversi, sia da parte del venditore sia da parte dell’acquirente stesso.

Purtroppo, non tutti al mondo sono onesti e pur di provare a guadagnarci qualcosa in più si è disposti spesso e volentieri a fare di tutto.

Così facendo, dunque, si possono incorrere in differenti problematiche da entrambe le parti. Vediamo quali sono.

Innanzitutto, partiamo proprio da un’analisi di quelli che sono i possibili problemi con cui un compratore si potrebbe trovare a che fare.

Sicuramente, quello che sarà il futuro inquilino della casa, prima dell’acquisto si accerterà delle condizioni stesse in cui si trova l’immobile. Dunque, come prima cosa andrà a visitare di persona l’abitazione, magari anche portando con sé un esperto di fiducia che lo aiuti nel valutare aspetti che altrimenti da solo non sarebbe in grado di notare per mancanza di esperienza in tale ambito.

Del resto, un immobile può dare inizialmente un’impressione più che positiva, ma essere ugualmente sprovvisto di certificato di abitabilità che ne attesti la sicurezza sotto tutti i punti di vista.

Di conseguenza, se il futuro inquilino si trova effettivamente con una casa di cui, però, non possiede il certificato di abitabilità e inizia a notare (anche dopo qualche tempo) delle problematiche, ben poco sono le cose che potrebbe fare a tal proposito.

Entrare in possesso di questo documento ufficiale è un diritto e un dovere dell’acquirente ed è per questo anche che affidarsi ad un’agenzia di fiducia per situazioni di compravendita può tornare particolarmente utile.

Dal lato invece del venditore della casa stessa, essere in possesso del certificato di abitabilità è una garanzia che avrà come vantaggio immediato la maggiore possibilità di vendere il proprio immobile.

Infatti, più le abitazioni sono caratterizzate da documenti in regola e certificazioni che ne attestino la solidità e la sicurezza, più i clienti saranno interessati all’offerta presentata in merito.

Oltre a ciò, poi, sicuramente il certificato di abitabilità rappresenta anche un documento necessario per il venditore per proteggersi da eventuali azioni legali nei suoi confronti e avviate da parte del compratore. Qualora infatti sorgessero dei problemi all’abitazione in termini di agibilità all’edificio stesso, il venditore sarebbe in questo modo effettivamente al sicuro da un punto di vista legale in quanto, da parte sua, avrebbe certificato la sicurezza dello stabile. In questo caso, infatti, un’eventuale responsabilità ricadrebbe direttamente sull’esperto che ha posto la firma sul documento dopo aver fatto una sua valutazione dell’immobile interessato.

Del resto, però, un’altra problematica in cui si può trovare lo stesso venditore è una truffa ai suoi danni promossa sempre da parte dell’inquilino a cui ha venduto la casa.

Spesso e volentieri questi ultimi sono soliti lamentarsi di danni all’edificio di cui, presumibilmente, non erano a conoscenza nel momento in cui si è deciso di concludere l’accordo di compravendita. Tuttavia, sempre in presenza di questo certificato di abitabilità le problematiche che l’edificio presenterà verranno valutate e giudicate di conseguenza come successive all’acquisto e quindi non saranno imputabili al precedente proprietario.

Naturalmente, oltre a questi prime difficoltà a cui si può andare incontro in questi casi, la mancanza del certificato di abitabilità in una situazione di compravendita comporta talvolta una sanzione prevista dalla legge.

L’entità della multa da pagare, in questo caso, potrebbe andare da un minimo di 77 ad un massimo di 464 euro totali per tale inadempienza.

A cosa prestare attenzione quando si è in una situazione di compravendita

Come abbiamo visto nei nostri precedenti articoli che puoi trovare nella sezione casa del sito, sono diverse le problematiche in cui si potrebbe incorrere in caso di mancanza del certificato di abitabilità, è anche importante capire quali sono gli aspetti da valutare in situazione di compravendita.

Infatti, spesso e volentieri nel momento in cui ci si trova di fronte ad uno scenario di questo tipo si può anche avere la tendenza a tralasciare alcuni aspetti importanti come questo attestato, presi magari dall’euforia di aver finalmente trovato dopo tanta ricerca una bella casa in cui andare ad abitare.

Tuttavia, se non si prende in considerazione il certificato di abitabilità, ci si può anche ritrovare senza casa nel vero senso del termine.

Dunque, a cosa bisogna prestare attenzione in questo contesto?

La prima cosa a cui bisogna fare attenzione è anche la più scontata e quella che ti abbiamo ribadito già più volte nel corso di questo articolo, ossia proprio la presenza di tale certificato di abitabilità.

Se manca o non sei certo di averlo a disposizione, informati sempre più di quanto devi prima di firmare qualsiasi cosa: una volta concluso l’accordo non ti sarà più possibile tornare indietro.

Del resto, chi ha detto che anche in presenza di un certificato di abitabilità quest’ultimo sia effettivamente valido?

Potresti sempre imbatterti in un venditore che, magari, ha elaborato un falso documento.

Dunque, un’altra cosa a cui bisogna prestare attenzione è proprio il certificato stesso: fatti dare una copia del suddetto certificato di abitabilità per valutarlo con calma e con gli esperti di cui tu ti fidi di più.

Rintraccia (se possibile) anche colui che è stato incaricato di eseguire tale lavoro e che ha posto la sua stessa firma al di sotto dell’attestato e vai a trovarlo di persona per chiedergli se, effettivamente, si tratta di una valutazione corretta e se è avvenuta veramente.

Questi aspetti che ti stiamo presentando qui e a cui ti invitiamo a prestare attenzione sono molti, ne siamo consapevoli, ma purtroppo ci sono moltissimi casi di truffa in situazioni di compravendita. Infatti, anche se ti consigliamo sempre di affidare il tuo caso ad un’agenzia immobiliare specializzata in questo tipo di casi, è sempre meglio fidarsi poco delle altre parti che entrano in gioco nell’accordo (ossia il venditore e l’agenzia stessa) dal momento che non hai alcuna certezza del fatto che, magari, non sia siano accordate tra loro per vendere a tutti i costi l’immobile che invece presenta delle problematiche serie.

Fai sempre il tuo gioco e cerca di accertarti che i documenti che vengono presi in considerazione lungo tutte le trattative siano in corso di validità e siano realmente certificati, altrimenti l’unico a rimetterci in questi casi sarai proprio tu, acquirente.