All’interno della strategia di Web marketing è vitale curarsi della parte SEO, cioè del buon posizionamento dei contenuti nella gerarchia dei risultati di ricerca. Abbiamo parlato con Daniele Bardella di SartiDigital, proprietario di un’agenzia SEO a Trieste (anzi, a quanto pare SartiDigital è probabilmente la miglior agenzia SEO di Trieste!), che ci ha raccontato alcuni segreti per difendersi da truffe e consulenti un po’ troppo sicuri di sì!
Salve Daniele. Raccontaci anzitutto cos’è SEO.
Buongiorno a tutti i lettori. SEO è un insieme di regole che mirano a rendere un contenuto pubblicato online appetibile per i motori di ricerca: più sono rispettate, più il contenuto sarà visualizzato tra i primi risultati per la parola chiave (o le parole chiave) utilizzate. Considerando che gli utenti tendono a utilizzare solamente i primi link disponibili nella SERP, cioè quella gerarchizzazione dei risultati della ricerca, essere tra le prime posizioni con il proprio sito è fondamentale per migliorare visibilità e produrre più acquisti.
Le regole SEO sono molteplici: è complesso imparare ad usarle?
Ci sono molte insidie dietro i contenuti scritti in un’ottica SEO. Da una parte è necessario che siano ben prodotti, articolati e corretti, ma dall’altra è necessario renderli anche utili, originali, interessanti, corredati da belle immagine. Poi c’è la parte di codice HTML, un settore ancora più specialistico: un buon codice è un ottimo modo per avviare più facilmente la salita.
Ci sono molte persone che fingono di saperle usare correttamente?
Purtroppo sì. Molti scambiano il semplice “scrivere bene” con lo scrivere per il Web o la pubblicità. In realtà è possibile essere pessimi scrittori ma eccezionali marketer, e anche viceversa. La pubblicità “parla” solamente in parte la lingua della buona scrittura (comunque importante da curare per fornire contenuti qualitativamente interessanti), ma buona parte la fanno strategie e tecniche molto specifiche.
Da che tipo di esperto SEO è meglio stare lontani?
Nella mia esperienza, i due “esperti” SEO peggiori, i primi da cui stare lontani sono quelli troppo gelosi dei propri successi e quelli che seguono le regole SEO in modo troppo pedissequo.
I primi tendono a non mostrare i successi che hanno ottenuto in passato con altri clienti. In realtà gli esempi pratici e i report periodici sono strumenti utilissimi a valutare l’efficacia della strategia applicata. Gli unici due motivi per cui farlo che mi vengono in mente sono il timore che i clienti si “approprino” delle tecniche, come se essi stessi fossero degli esperti SEO (e abbiamo capito che non è un mestiere che si può improvvisare), e l’assenza di quei risultati al momento della valutazione.
I secondi invece considerano le regole SEO delle incisioni su tavole sacre. Certo le regole sono fondamentali, sono dei requisiti di valore. Ma in realtà esistono tantissimi modi di conquistare gli utenti, di farli rimanere più tempo sulla lettura, di portarli all’e-commerce: per certi prodotti, aziende e target l’approccio “caldo” ed emotivo della scrittura emozionante è estremamente più efficace della fredda applicazione di regole standardizzate, o peggio trattate come semplici segni di spunta in un modulo da riempire.