Cappotto termico interno e spessore consigliato, il parere degli esperti

Parliamoci chiaro, ogni volta che bisogna fare una scelta per la propria casa è decisamente difficile arrivare a una soluzione, vista la mole di possibilità che il panorama contemporaneo è in grado di offrirci. Riscaldamento, fonti energetiche, pavimentazione, persino la banale scelta dell’operatore telefonico: la consapevolezza di prendere decisioni importanti finisce per portarci inevitabilmente in un gioco fatto di pro e di contro, e anche di gusti e esigenze personali. Eppure negli ultimi anni alcune soluzioni sembrano aver fatto maggior presa sul grande pubblico, ed è questo il caso del cappotto termico interno, un metodo di isolamento a cappotto che consente di isolare in maniera davvero efficace la propria casa, evitando alcune problematiche tipiche dell’installazione del cappotto esterno. Di cosa stiamo esattamente parlando?

Cappotto termico interno – Cos’è

In realtà si tratta di un sistema abbastanza semplice: all’interno delle nostre pareti vengono inserite delle lastre isolanti, restando, appunto, nascoste all’interno delle pareti stesse. Il vantaggio è nell’eliminare le varie problematiche burocratiche che possono insorgere nel caso del cappotto esterno, come particolari regole di condominio, o regolamenti architettonici della città in cui ha luogo l’abitazione stessa. Un vantaggio davvero non indifferente, che consente di dare il via ai propri lavori senza troppe remore e senza il timore di eventuali rimostranze. Da notare come, trattandosi di un sistema di isolamento, la sua efficacia è valida sia in inverno contro il freddo che in estate contro il caldo: non temete, dunque, di soffrire un maggior caldo nei mesi estivi, perché il cappotto termico interno saprà invece farsi valere anche contro l’afa estiva.

Ciò non significa che sia tutto oro quel che luccica: a fronte di molti pro interessanti, il cappotto termico interno ha a sua volta dei potenziali contro, risolvibili con l’aiuto di un esperto (vi affidereste, per una operazione chirurgica, a qualcuno che non sia un medico? Per la vostra casa vale la stessa argomentazione!). Tra i contro più diffusi segnaliamo la possibilità di problemi in ambienti di per sé umidi, come la formazione di condensa.

Tanti sono i materiali che possono essere utilizzati, categorizzabili in base alla loro provenienza. Avremo così materiali naturali, come i vari derivati del legno o di origine animale, come la lana, e materiali artificiali, come i derivati di materie plastiche. Da notare anche la possibilità di inserire pannelli di origine minerale. La scelta non è di certo facile, ma oggi c’è una grande attenzione per i materiali naturali, sia per la loro eventuale possibilità di smaltimento, sia perché non sono tossici, ed è sicuramente una caratteristica molto importante per un installazione che viene effettuata all’interno delle pareti della nostra casa.

Cappotto termico interno e spessore consigliato

Arriviamo così all’argomento principale di questo nostro articolo, cappotto termico interno e spessore consigliato dagli esperti. Si tratta di un argomento molto importante, anche in virtù dell’importanza che questo stesso spessore ha negli ambienti più piccoli, potendo occupare ulteriore spazio nelle nostre stanze. Basti fare un esempio: una camera di circa 10 metri quadri, con pannelli su tutte le quattro pareti di spessore 6 centimetri, perderebbe quasi mezzo metro quadrato, oltre a problemi legati alla nuova lunghezza delle pareti. Al tempo stesso uno spessore troppo ridotto finirebbe per far perdere efficacia a tutta l’operazione. Quali possono essere le misure giuste?

Sicuramente, parlando di cappotto termico interno e spessore consigliato, bisogna comunque fare riferimento ai materiali, vista la loro differente capacità isolante. Per questo affidarsi alle mani di un esperto può essere più che vincente, cercando il giusto compromesso tra materiale e spazio occupato. In generale il consiglio che viene dato è quello di non andare oltre i 6 centimetri e di non ridurre lo spessore sotto i due centimetri. Oggi è possibile utilizzare materiali, come le nanoresine, in grado di dimostrare la propria straordinaria efficacia già tra i due e i tre centimetri di spessore delle pareti. Addirittura alcuni propongono materiali in grado di portare una buona efficacia già con uno spessore di solo un centimetro, una ipotesi davvero interessante soprattutto per gli ambienti più piccoli.

Concludendo, parlare di cappotto termico interno e spessore porta con sé delle riflessioni legate a più fattori, tra i quali è necessario trovare il giusto compromesso: materiale, spazio occupato, e infine investimento economico. La scelta di un determinato materiale e di un determinato spessore deriva, infatti, dalla volontà di effettuare dei lavori in grado di portarci, nel tempo a vivere meglio nella nostra casa, e di risparmiare su riscaldamenti e condizionatori. Un calcolo di tipo economico, quindi, è più che necessario, prima di effettuare dei lavori che non siano convenienti per la nostra personale realtà.