La visita ortopedica è una prestazione medica che rientra nell’ambito delle cosiddette visite specialistiche, ovvero quegli atti medici in cui il paziente viene esaminato da un medico che ha una specializzazione in un determinato ambito della medicina.
Nel caso di una visita ortopedica, la figura professionale di riferimento è l’ortopedico, un medico specializzato in ortopedia e traumatologia, una branca piuttosto vasta della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e delle terapie delle malattie e delle varie altre problematiche che interessano l’apparato locomotore, vale a dire quel complesso insieme di organi e strutture che consentono il movimento e che è costituito da muscoli, tendini, ossa e articolazioni. Più precisamente, l’ortopedia si occupa delle patologie dell’apparato locomotore, mentre la traumatologia si occupa delle lesioni causate da traumi.
Se ti trovi ad affrontare una problematica che riguarda l’apparato locomotore (come, per esempio, un dolore cronico o limitazioni nei movimenti o nelle funzionalità articolari), consulta il tuo medico curante ed eventualmente prenota una visita di ortopedia, grazie alla quale sarà possibile verificare quali sono le cause alla base delle tue difficoltà.
Quando ricorrere a una visita ortopedica?
Tutte le persone, più o meno frequentemente, anche in base all’attività che svolgono quotidianamente si trovano a dover affrontare manifestazioni fastidiose o dolorose a carico dell’apparato locomotore. In alcuni casi si tratta di problematiche transitorie che regrediscono spontaneamente nel giro di breve tempo e non lasciano strascichi di alcun genere.
In diverse altre circostanze però il fastidio e il dolore sono cronici e più o meno intensi, tanto che in diversi casi arrivano a impedire il normale svolgimento delle tipiche mansioni della vita quotidiana o di praticare attività gratificanti come passeggiare, correre, fare sport, praticare determinati hobby ecc.
È per esempio il caso di dolori, gonfiori o fastidi di vario tipo a carico di schiena, collo, spalle, gomito, ginocchio, caviglie e, in generale, a tutte le articolazioni. Il mal di schiena cronico, per esempio, è un disturbo che affligge un gran numero di persone, sia giovani che adulte e anziane.
È in questi casi che può essere opportuno rivolgersi a un medico ortopedico per effettuare una visita specialistica.
La richiesta di una visita ortopedica è altresì consigliabile anche nel caso si sia subito un trauma ortopedico di una certa serietà.
Quali sono le problematiche ortopediche più frequenti?
Sono numerose le problematiche, sia patologiche sia traumatiche, che spingono una persona a richiedere una visita ortopedica; fra queste si ricordano l’osteoartrosi, seria malattia che porta alla degenerazione delle articolazioni (per esempio, quelle di anca, ginocchio e mani), le lesioni ai legamenti crociati, le distorsioni di ginocchio e della caviglia, le ernie discali, la lombalgia, la cervicalgia, la scoliosi, la spondilosi cervicale, la tendinite della cuffia dei rotatori, l’epicondilite (il cosiddetto “gomito del tennista”), la tendinite achillea, le lesioni meniscali, la sindrome del tunnel carpale, la borsite trocanterica, la borsite olecranica, le lussazioni, la fascite plantare, il neuroma di Morton ecc.
Come si svolge una visita ortopedica?
La prima parte di una visita ortopedica parte dall’anamnesi, ovvero dalla raccolta di tutte le informazioni che lo specialista ritiene necessarie: storia clinica personale e familiare; è importante portare con sé tutta la documentazione clinica di cui si dispone come, per esempio, referti medici, radiografie ecc.
Lo specialista passerà poi a domande più specifiche relative alle motivazioni che hanno spinto il paziente a un consulto medico. Seguirà infine un esame obiettivo grazie al quale in molti casi è possibile formulare una diagnosi certa.
L’esame obiettivo
L’esame obiettivo può avere una durata piuttosto lunga. Inizia generalmente con un’ispezione visiva grazie alla quale il medico fra una prima valutazione della situazione; per esempio, in caso di mal di schiena viene osservata la postura del soggetto, l’allineamento della colonna vertebrale ecc.
L’ispezione serve anche a verificare l’eventuale presenza di gonfiore o di segni di infiammazione.
All’ispezione visiva segue di solito la palpazione delle aree interessate per identificare i punti precisi in cui il paziente avverte fastidio o dolore, per individuare la presenza di cisti ecc.
Fondamentale è poi la valutazione della mobilità articolare attraverso movimenti attivi e passivi e specifici test.
L’ortopedico valuta inoltre anche il livello di forza muscolare opponendo resistenza a determinati movimenti fatti eseguire al paziente; viene effettuato anche il confronto tra la forza muscolare dei lati destro e sinistro per verificare se vi sono differenze significative.
Possono inoltre essere eseguiti specifici test funzionali e, nei casi in cui è necessario, può essere effettuata anche la valutazione del cammino.
Se dopo aver effettuato l’esame obiettivo, lo specialista non è in grado di formulare una diagnosi certa, potrà richiedere l’esecuzione di esami strumentali come, per esempio, radiografia, tomografia assistita dal computer, risonanza magnetica nucleare, ecografia ecc.
Una volta ricevuto l’esito degli esami, lo specialista, in una visita successiva, sarà sicuramente in grado di formulare una diagnosi certa e decidere quindi il percorso terapeutico più opportuno.