Come deumidificare casa con metodi naturali e fai da te

Deumidificare casa, magari ricorrendo ad espedienti naturali, economici e piuttosto semplici da realizzare, è una necessità di molti. Purtroppo parecchie costruzioni risultano facili prede dell’umidità. Quest’ultima, soprattutto durante la stagione più fredda e piovosa, finisce presto o tardi per ristagnare sulle pareti o in prossimità degli infissi, causando la formazione di muffe insalubri ed antiestetiche.

A volte tale tendenza si deve essenzialmente a problemi strutturali dell’appartamento, altre volte alle nostre cattive abitudini. Basterebbe infatti azionare delle ventole in bagno ed in cucina, aprire leggermente le finestre, mettere in funzione la cappa o evitare di stendere in casa la biancheria per poter ottenere dei risultati.

Cosa fare quando questi accorgimenti non bastano? Scopriamolo insieme.

Lampade di sale

Uno dei metodi utili a ridurre sensibilmente il tasso di umidità presente nell’aria delle nostre case è l’utilizzo della lampada di sale. Si tratta di oggetti piacevoli alla vista, ottenuti partendo dalla lavorazione di blocchi di sale rosa dell’Himalaya e capaci di creare un’atmosfera alquanto suggestiva.

Le lampade di sale possiedono molte proprietà, fra cui quella di assorbire l’umidità presente negli ambienti in maniera del tutto naturale. Per ottenere il massimo dal loro utilizzo è indispensabile tenerle accese per molte ore al giorno, perché è il calore della lampadina posizionato al loro interno che permette agli ioni negativi di sprigionarsi nell’aria.

Un errore molto comune da parte delle persone è quello di utilizzare delle lampadine a risparmio energetico, ma come spiegato in questo articolo sul sito greenlies.it, queste lampadine non innescano il meccanismo di ionizzazione perché non producono calore. Perciò utilizzate delle comuni lampadine ad incandescenza. Vi suggeriamo di posizionare la lampada di sale su appositi supporti in legno e non a diretto contatto con i vostri mobili, che rischierebbero altrimenti di rovinarsi.  Il prezzo dell’articolo oscilla in media tra i 20 ed i 60 euro.

Deumidificatori fai da te

Potreste anche pensare di costruire con le vostre mani il deumidificatore che vi salverà dall’umidità domestica e dai problemi ad essa connessi. Esistono vari modi di procedere a tal riguardo, esaminiamo il primo.

Procuratevi del sale grosso che disporrete all’interno di un qualsiasi contenitore che avete già in casa. A distanza di qualche giorno esso potrebbe risultare bagnato al tocco: ciò perché avrà assorbito una buona dose di umidità. A quel punto potrete decidere se lasciare asciugare e quindi riutilizzare il sale oppure sostituirlo del tutto.

Bottiglia di plastica

In alternativa potreste pensare di costruire un deumidificatore utilizzando una o più bottiglie di plastica: vanno bene a tal proposito quelle normalmente impiegate per l’acqua (a patto che siano ben pulite). Dividete l’oggetto a metà, asciugatelo per bene se ancora bagnato e riempitelo con del sale grosso. In media ne basteranno 150 grammi per ottenere dei benefici in una stanza discretamente ampia (5×5) e, come scrive ilmessaggero.it, questa soluzione vi permetterà di asciugare i panni in bagno anche d’inverno, tenendo sotto controllo l’umidità.

Scolapasta

Per dar forma ad un deumidificatore fai da te potete usare anche uno scolapasta. Posizionate la stoviglia su una ciotola molto capiente, quindi copritela utilizzando un canovaccio di stoffa leggera. Sopra il telo adagiate circa 150 grammi di sale grosso o, se la vostra stanza è particolarmente ampia, aggiungete qualche manciata in più di questo prezioso elemento. Un suggerimento: se per qualsiasi motivo non voleste utilizzare dei canovacci da cucina, procuratevi dei sacchetti di organza. Mettete al loro interno tutto il sale necessario e quindi disponete i cartocci dentro la stoviglia.

Contenitore di plastica

Molto simile è il processo che porta alla realizzazione di un deumidificatore fai da te sfruttando uno dei tanti contenitori di plastica che tutti abbiamo in casa. Procuratevi il solito sacchetto di organza e l’immancabile sale grosso, quindi un recipiente dotato di coperchio. Come da prassi, mettete il sale (100 grammi basteranno per una stanza 4×4) nel sacchetto e quindi posizionate il tutto sul tappo del contenitore che avrete in precedenza provveduto a bucherellare. Il sale assorbirà l’umidità e l’acqua ricavata verrà così catalizzata all’interno del recipiente.

Deumidificatore in cantina

Tutti i deumidificatori domestici fai da te di cui avete letto sinora si adattano a particolari ambienti della casa: lo studio, la camera da letto, il salotto e così via. Dobbiamo considerare però che esistono delle stanze che per loro stessa natura sono più predisposte al rischio di umidità. Parliamo della cucina, del bagno e delle cantine. In questi casi è bene orientarsi su sistemi un po’ più complessi e potenti. Procuratevi perciò dei contenitori di plastica, qualche vecchio paio di collant, dei tubi di metallo ed in luogo del buon vecchio sale grosso del cloruro di calcio bi-idrato.