Le nuove direttive per intensificare le misure di sicurezza nei cantieri

Le nuove misure di sicurezza previste nella Fase 2 Coronavirus per i cantieri edili sono contenute in un protocollo che è stato siglato dal MIT e dal Ministero del Lavoro. Il documento è stato condiviso anche dalle parti sociali e dalle associazioni di categoria e va ad integrare quanto previsto nel protocollo di marzo. Vediamo quindi quali sono le nuove direttive da seguire.

Direttive sulle misure di sicurezza nei cantieri

Le direttive rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al protocollo indicano con precisione quali misure adottare per intensificare la sicurezza nei cantieri. Per cominciare, il datore di lavoro ha l’obbligo di mettere al corrente tutti coloro che sono alle sue dipendenze e chiunque entri nel cantiere su quanto disposto dal governo. Gli obblighi da rispettare sono i seguenti:

  • Controllo della temperatura corporea. Se la temperatura supera i 37,5° l’accesso al cantiere non
    è consentito
  • Rispetto delle indicazioni dati dalle Autorità e dal datore di lavoro per accedere in cantiere, quindi rispetto della distanza di sicurezza, uso dei dispositivi di protezione, adottare comportamenti corretti per l’igiene
  • Avvisare con tempestività il datore di lavoro se sono presenti sintomi influenzali e rimanere a casa
  • Impedire l’accesso al cantiere a coloro che hanno avuto contatti con soggetti
    risultati positivi al Coronavirus negli ultimi 14 giorni, o sono provenienti da zone a rischio come indicato dall’OMS.

Queste nuove misure di sicurezza si sommano a quelle basilari che i lavoratori imparano attraverso corsi di sicurezza obbligatori. Per maggiori informazioni sui corsi esistenti per la sicurezza sul lavoro potete consultare il sito https://corsosicurezzaonline.com/

Uso dei dispositivi di protezione individuale nei cantieri

L’utilizzo dei DPI e delle misure di igiene è indispensabile per tutelarsi da ogni rischio, tuttavia è legato alla di fondamentale importanza ma è evidentemente legata alla disponibilità dei dispositivi in commercio. Nel caso i lavori in cantiere obbligano i dipendenti a stare ad una distanza inferiore di un metro e non sia possibile trovare altre soluzioni bisogna utilizzare le mascherine e ulteriori dispositivi di protezione come occhiali, cuffie, guanti, ecc, rispondenti ai requisiti previsti dalle normative vigenti sanitarie e scientifiche.

Tuttavia, in assenza di DPI idonei i lavori vanno sospesi e se occorre si fa ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria come previsto dal Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 per il lasso di tempo necessario per reperire i dispositivi idonei. Inoltre, nel documento è anche indicato che a provvedere al rinnovo degli indumenti per tutti i lavoratori è il datore di lavoro e può anche fornire tute usa e getta.

Requisiti per i fornitori esterni per accedere ai cantieri

Per accedere ai cantieri i fornitori esterni devono seguire dei procedimenti predefiniti, allo scopo di diminuire eventuali contatti con il personale. Una soluzione ideale sarebbe quella di far rimanere a bordo dei mezzi gli autisti dei mezzi di trasporto. Per nessun motivo è permesso entrare nelle aree chiuse comuni del cantiere. Invece, per quanto riguarda le attività di carico e scarico il trasportatore deve rispettare la distanza minima di un metro.

Sanificazione e pulizia

Il datore di lavoro deve garantire la pulizia quotidiana e la periodica sanificazione di spogliatoi e zone comuni assicurando una limitazione nell’accesso agli spazi. Nella igienizzazione e sanificazione sono compresi anche i mezzi di trasporto, incluse anche le cabine dei conducenti. Se all’interno del cantiere si presenta qualcuno affetto da Covid-19 si provvede all’immediata sanificazione degli alloggi e dei locali, compresi anche i mezzi. Tutti i presenti devono sono obbligati a rispettare le precauzioni igieniche, soprattutto quella di lavare spesso le mani.

Gestione di aree comuni, spogliatoi e mense

L’accesso alle aree comuni, inclusi spogliatoi e mense, è sottoposto a limitazioni per garantire il contenimento di una eventuale diffusione del virus. I locali sono quindi spesso ventilati e la sosta negli spazi è drasticamente ridotta. Inoltre, è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale di un metro.

Organizzazione delle lavorazioni

Le aziende avranno la facoltà di modulare le turnazioni dei lavoratori e quindi riorganizzare il lavoro in maniera tale da ridurre i contatti al minimo ed evitare che si possa stare a meno della distanza prevista dal documento. Le imprese potranno organizzare gruppi distinti e autonomi per permettere di entrare e uscire dal cantiere senza creare assembramenti ed evitare anche soste sia all’ingresso che all’uscita.

Gestione di eventuali persone sintomatiche

Se capita che in cantiere vi sia una persona con sintomi presumibili di Covid19, e comunque febbre con temperatura oltre i 37,5° e tosse deve immediatamente comunicarlo al datore di lavoro oppure alla persona che si occupa della direzione del cantiere. Il direttore deve subito provvedere ad isolare la persona come indicato dagli enti sanitari. Inoltre, il datore di lavoro deve individuare se la persona ha avuto contatti ravvicinati con altre persone e segnalarle all’azienda sanitaria.

Penali escluse per lavori eseguiti in ritardo

Nel protocollo vengono indicate in modo specifico i motivi di emergenza da Coronavirus, allo scopo di escludere qualsiasi penale per ogni impresa che non riesca a rispettare le scadenze nella consegna dei lavori.