Con l’entrata in vigore della legge 117/2018 si è sancita in Italia l’obbligatorietà dell’installazione all’interno delle automobili del dispositivo anti abbandono, per tutti coloro che trasportano bambini all’interno del veicolo.
La norma è entrata poi in vigore nel corso del 2019 con l’introduzione di alcune novità normative relative al codice della strada.
Si tratta di una novità molto importante e abbastanza rivoluzionaria per ciò che riguarda questo tipo di normativa.
L’Italia si fa in questo caso da apripista in Europa, poiché al momento non esiste alcuna normativa simile nel resto dei paesi EU.
Che cos’è un dispositivo anti abbandono
Un dispositivo anti abbandono è un particolare meccanismo tecnico che assicura l’impossibilità per il conducente di dimenticare il bambino all’interno dell’autovettura.
La necessità nasce a seguito di numerosi casi in Italia che hanno visto malauguratamente alcuni genitori dimenticare il bambino all’interno del veicolo.
In alcuni casi la dimenticanza ha avuto gravissime conseguenze, poiché il bambino, a seguito dell’esposizione prolungata a basse o alte temperature, ha avuto danni così’ gravi al suo organismo da decretarne la morte.
Sono nati quindi alcuni dispositivi che offrono maggiore sicurezza in tal senso, avvisando il conducente della dimenticanza e costituendo di conseguenza un ottimo aiuto ad evitare certe simili conseguenze.
Come funziona il dispositivo anti abbandono?
Esistono attualmente in commercio numerosi e diversi dispositivi anti abbandono, ma il loro funzionamento presenta alcuni tratti in comune.
Solitamente questi meccanismi considerano il peso che il bambino ha all’interno dell’ovetto posto sull’automobile.
Quasi sempre i dispositivi richiedono lo scaricamento e configurazione di un app sullo smartphone del conducente.
Qualora si verifichi l’occasione nella quale il dispositivo rilevi il peso del bambino nell’ovetto, ma l’assenza del conducente, l’app invia un allarme sul telefono, di modo che il conducente possa porre rimedio alla terribile dimenticanza.
Qualora invece il conducente non risponda all’allarme del dispositivo, entra in gioco un secondo livello di avviso, che allerta invece altri numeri di emergenza, in precedenza inseriti all’interno dell’app.
In questo modo vengono allertati solitamente persone care al conducente che hanno modo di intervenire al posto suo, nel caso lui non si sia accorto dell’avviso.
Quali tipi di dispositivi anti abbandono esistono?
Attualmente esistono in commercio 3 principali tipi di dispositivi anti abbandono, che si differenziano tra loro per le loro caratteristiche tecniche.
Dispositivi anti abbandono integrati all’automobile
Alcuni modelli di dispositivi si trovano già integrati all’interno dell’automobile. Si tratta ovviamente delle automobili di ultima generazione o di recente produzione, all’interno delle quali, tra gli optional a disposizione, c’è appunto il dispositivo anti abbandono.
Nel caso abbiate un’autovettura simile, non avrete alcuna necessità di comprare un nuovo dispositivo anti abbandono.
Dispositivi anti abbandono integrati all’ovetto
In alternativa si può sempre optare per l’acquisto di un ovetto che abbia integrato al suo interno un dispositivo anti abbandono.
Quasi tutti i migliori modelli di recente produzione presentano un dispositivo integrato, che è effettivamente molto comodo, poiché non dovrete avere nessun dispositivo esterno da comprare separatamente.
Dispositivi anti abbandono autonomi
Nel caso siate già in possesso di un ovetto per il trasporto del bambino in macchina esiste una soluzione alternativa.
Diversi marchi hanno creato dei modelli di dispositivi anti abbandono autonomi che possono essere riposti sugli ovetti e che hanno un funzionamento autonomo.
Sul mercato esistono diversi modelli a prezzi abbastanza abbordabili. Cliccando qui, potrete trovare una lista dei modelli migliori disponibili sul mercato.
Quali sanzioni sono previste in caso di assenza di dispositivo anti abbandono?
La legge 117/2018 prevede anche alcune sanzioni in caso di assenza di dispositivo anti abbandono e trasporto di bambini di età inferiore ai 4 anni.
La sanzione va da 88€ fino a 333€ e prevede anche la decurtazione di 5 punti dalla patente.
La sanzione sarà intestata al conducente o a colui che è incaricato a prendersi cura del bambino.
In caso di recidiva nel corso di 2 anni, la sanzione prevede la sospensione della patente per un periodo da 15 giorni a due mesi.