Blefaroplastica, tutto quello che devi sapere sull’intervento

 

Sembra impossibile che dietro un nome a primo impatto difficile da pronunciare si celi un intervento di chirurgia plastica semplice e privo di rischi al quale sempre più persone di ogni sesso ed età si sottopongono per correggere gli inestetismi della regione palpebrale.

Blefaro  [dal gr. βλ??αρον «palpebra»]  è infatti il suffisso che in medicina viene utilizzato per indicare patologie o imperfezioni legati, per l’appunto, alle palpebre.

Quando parliamo di trattamenti o interventi chirurgici al viso non possiamo non citare la tecnologia chirurgica, filler dermici iniettabili, trattamenti laser, tecnologie di radiofrequenza e il conosciutissimo botox.

In particolare dobbiamo anche dire che una delle parti più delicate dell’intero corpo umano sono gli occhi e come tale andrebbe sempre preservata nel miglior modo possibile.

Come ci ricorda il dottor Simone Napoli, chirurgo plastico nonché titolare dell’omonimo studio nel centro di Firenze, l’occhio è di per sé un’area delicata e quindi è importante monitorare i sintomi da vicino.

Se i sintomi oculari peggiorano o non migliorano con trattamenti e cure fa da te, una persona dovrebbe sempre consultare il proprio medico di famiglia e casomai, in seconda battuta un medico specialista.

Cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica è un noto intervento di chirurgia estetica che viene fatto per rimuovere la pelle o il grasso in eccesso dalle palpebre, con l’obiettivo di migliorare i coperchi cadenti o le borse sotto gli occhi.

Una delle cose più interessanti quando parliamo dell’intervento chirurgico è che sia blefaroplastica superiore che la blefaroplastica cosiddetta inferiore possono essere eseguite sia in anestesia totale e sia in locale.

Per la tomaia, spiega il dottor Simone Napoli, il chirurgo va a rimuove la pelle, il grasso o il muscolo in eccesso formato sulla palpebra facendo un’incisione lungo la piega della palpebra, prima di ricucire in seguito lungo la naturale piega della palpebra stessa, con un’operazione chirurgica che generalmente richiede circa un’ora.

Per la parte bassa, invece, l’incisione viene fatta appena sotto le ciglia inferiori con una procedura simile sa quella sopra indicata. Questa procedura è invece un po’ più lunga della precedente e spesso può richiedere più di due ore.

 

I tipi di blefaroplastica

Quando parliamo di blefaroplastica, come leggiamo su Wikipedia, bisogna necessariamente parlare di tre distinti interventi a seconda della regione interessata, ma questo non esclude che gli interventi possano essere effettuati congiuntamente.

La blefaroplastica superiore si effettua per eliminare il grasso in eccesso dalla palpebra superiore che, per varie ragioni dovute allo stile di vita, all’invecchiamento, a traumi o a  predisposizione genetiche si deposita sulla palpebra creando fastidi o riducendo il campo visivo del paziente e limitandone le attività di lettura o andando ad impedire la guida degli autoveicoli. L’intervento, se eseguito sulle sole palpebre superiori, dura meno di un’ora, la sedazione è locale e le dimissioni avvengono in giornata.

La blefaroplastica inferiore è anch’esso un intervento eseguito in anestesia locale con una blanda sedazione e consiste nell’asportare le fastidiose “borse” che si depositano al di sotto della palpebra inferiore. La durata dell’intervento varia anche in questo occasione dall’estensione della patologia e va dai trenta minuti alle due ore. I punti di sutura sono finissimi ed effettuati nelle pieghe naturali della pelle, per cui risulteranno invisibili fin da subito. Le dimissioni anche in quest’occasione avvengono in giornata.

La blefaroplastica transcongiuntivale è una tecnica relativa e specifica solo della blefaroplastica minima o inferiore e consiste nella rimozione delle borse ricche di adipe che si concentrano sotto l’occhio, attraverso una piccola incisione fatta nella palpebra inferiore, all’interno inferiore. Tale intervento viene normalmente consigliato a tutti quei pazienti che che non necessitano di ulteriori rimodellamemti della cute. Anche questo intervento viene eseguito in day hospital.

Come si è anticipato, la chirurgia estetica delle palpebre è una procedura chirurgica abbastanza semplice che, se eseguita da uno specialista in chirurgia plastica all’interno di strutture autorizzate, porta a risultati quasi sempre molto soddisfacenti.

Si tratta comunque d’interventi chirurgici veri e propri in cui rischi e complicanze per quanto rari possono comunque accadere ed essere facilmente risolti solo se l’intervento è eseguito da un chirurgo qualificato.

Basterà attenersi a delle semplici regole igieniche per scongiurare il rischio di infezioni mentre per i fumatori si consiglia di ridurre il numero di sigarette per agevolare il processo di cicatrizzazione.

I tempi di ripresa sono abbastanza veloci, basti pensare che dal terzo giorno successivo all’intervento i pazienti potranno riprendere a svolgere una vita normale evitando però l’esposizione al sole e attività sportive di ogni genere.

Un leggero gonfiore post intervento ed ecchimosi intorno alla regione trattata sono assolutamente normali e regrediranno progressivamente fino a scomparire del tutto tra la prima e la seconda settimana.

Ci preme ricordare che anche il periodo di riassorbimento degli ematomi e il tempo di cicatrizzazione sono assolutamente personali e dipendono molto dalle condizioni di partenza di ciascun paziente.

Nei centri di chirurgia plastica autorizzati nei quali operano chirurghi plastici qualificati molta importanza viene data ai colloqui preoperatori in cui il paziente viene guidato, istruito e  informato sul tipo di intervento al quale ha deciso di sottoporsi e al tipo di risultato al quale andrà incontro. Una particolare attenzione viene riservata infatti all’aspetto psicologico del paziente che dovrà misurarsi con il timore, legittimo peraltro, di non riconoscersi.