Come recuperare il credito da una persona deceduta?

Una persona deceduta che ha lasciato dei debiti è una situazione che accade molto più spesso di quanto si creda. La strada più rapida è di norma rintracciare gli eredi e cercare di portare a casa il credito dovuto.

Il Codice Civile con l’art. 754 sancisce che il recupero crediti da persona deceduta si ottiene dagli eredi. Questi sono obbligati a pagare e accollarsi quelli che sono i pesi ereditari in proporzione e con quote stabilite. Il defunto lascia, per testamento o legge, i vari debiti maturati che si trasmettono a tutti i soggetti suoi eredi.

Il diritto ereditario/successorio è un insieme complesso di norme che regolano le varie situazioni che si creano, dopo la morte. Gli attori possono essere più di uno così come i dubbi. Per recuperare il credito della persona deceduta ci si deve rivolgere a consulenti esperti, come quelli di www.rexpira.it, che sapranno indicare come muoversi nei termini di legge e ottenere la somma spettante. Andiamo nel dettaglio?

Il ruolo degli eredi per recuperare il credito dovuto

Il creditore che attende il pagamento del debito di una persona deceduta non riceverà immediata risposta. Prima di tutto andranno completate le varie pratiche di successione e l’accettazione dell’eredità: i tempi si allungano se i soggetti interessati decidono di ricorrere al tribunale per la rinuncia della stessa.

Una volta che l’eredità è stata accettata, i creditori potranno inviare gli atti giudiziari presso le abitazioni degli eredi. Sarà loro cura provvedere al pagamento dei debiti in considerazione della somma proporzionale, sempre in base a quello che il testamento attesta. Se è presente un pignoramento, l’erede non dovrà rispondere delle passività totali ma solo per la sua quota: il 100% degli importi si raggiunge solo rivolgendosi in toto ai soggetti eredi interessati.

Che cos’è l’accettazione con beneficio di inventario

Come anticipato, le soluzioni sono differenti al fine di poter riscuotere il pagamento delle somme da parte degli eredi. Per tutelarsi dai debiti del defunto anche il successore può muoversi in diversi modi.

C’è una azione che è disciplinata dal Codice Civile art. 490 e si chiama beneficio di inventario. La procedura permette al soggetto ereditario di ereditare i crediti pagando i debiti con il patrimonio del de cuius.

Affinché sia una procedura valida, l’erede avrà cura di inviare una richiesta che verrà iscritta sul Registro delle Successioni con comunicazione successiva al Tribunale. Passati 3 mesi dalla dichiarazione di accettazione con beneficio di inventario, si dovranno verificare tutti i bene immobili e mobili de defunto.

L’erede avrà 40 giorni per accettare o declinare la sua eredità. In caso di impossibilità del controllo e possesso dei beni del defunto, la procedura avrà un decorso di 10 anni.

Il creditore a questo punto potrà interagire con i soggetti che hanno accettato l’eredità con beneficio di inventario ma:

  • non potrà mai chiedere somma ulteriore a quella della quota di ogni erede;
  • non potrà pignorare beni personali dell’erede ma solo quelli che ha ricevuto con la successione.

Essendo una situazione complessa da gestire, da creditore è bene sempre rivolgersi ad esperti del settore.