Cosa fare se il codice LEI è scaduto?

Il codice LEI fa parte di un insieme di misure legate al contrasto degli schemi di riciclaggio di denaro e atti a proteggere istituti finanziari e richiedenti da controlli eccessivi ed errori umani. LEI sta per “identificativo identità giuridica” ed è obbligatorio per tutti quei soggetti che compiono transazioni finanziarie come soggetti mediatori, mentre è disponibile per tutti coloro iscritti al Registro Imprese.

Cos’è il codice LEI e come funziona

Il codice LEI altro non è che una combinazione alfanumerica composta da 20 cifre in grado di identificare i soggetti giuridici. L’organo di controllo incaricato è il GLEIF, Global Legal Entity Identifier Foundation, che lavora in maniera sovranazionale e senza scopo di lucro, al fine di salvaguardare le transazioni economiche degli istituti di tutto il mondo e impedire frodi o utilizzi illeciti delle banche e delle altre realtà finanziarie.
Le LOU (Local Operating Unit) sono invece gli organi dei singoli Paesi che forniscono i codici effettivi, sempre facendo capo al GLEIF.
In Italia la società di riferimento è InfoCamere, che fa parte della sezione informatica della Camera di Commercio. I distributori ufficiali sono diversi e per capire il codice lei cos’è questi siti sono la risorsa migliore. Se però il codice è scaduto, partono subito le sanzioni, in quanto senza un identificativo valido si stanno compiendo transazioni illecite.

Cosa fare se il codice LEI è scaduto?

Il codice LEI, alla richiesta, ha validità di un anno. Di norma ci si rivolge ai siti distributori dei codici e si sottoscrive un contratto annuale con queste realtà. Dei reminder periodici ci ricorderanno, a ridosso della scadenza, che il nostro codice è da rinnovare, procedure che solitamente sono facilitate dai dati salvati in seguito alla prima richiesta di emissione.
In caso si voglia cambiare fornitore, è comunque richiesto di inserire soltanto denominazione e codice fiscale dell’azienda che richiede il codice, pagando il costo annuale e ottenendolo in pochi minuti. Il minimo di distanza da cui si può cominciare a chiedere il rinnovo è di 60 giorni prima della scadenza.

Cosa succede con un codice LEI scaduto?

Se sono trascorsi più di 12 mesi dalla data di attivazione e, dunque, ci ritroviamo con un codice non rinnovato, qualsiasi transazione finanziaria sarà considerata illegale e, di norma, bloccata dalle piattaforme. Questo si traduce in perdite finanziarie e una situazione pessima agli occhi dei regolatori, che non avrebbero quindi gli elementi necessari per poter garantire affidabilità e attendibilità dell’azienda.
Non solo questo: il registro dei codici LEI riporta uno “storico” dell’azienda, dove rimane salvato che il codice LEI non è stato rinnovato in tempo ed è scaduto. Quando i regolatori finanziari e gli investitori vanno a controllare questo storico, non è consigliato mostrare questi dettagli.

Il codice LEI dopotutto riporta tutti i dati estratti direttamente dal Registro Imprese: data di costituzione, dettagli anagrafici, sede ed eventuali unità locali, tutto lo storico di modifiche e rinnovi, annullamenti o duplicazioni. Appare quindi evidente che per velocizzare il controllo delle informazioni da parte degli istituti un codice LEI è pressoché indispensabile.