Il bilanciamento del bianco in fotografia è un aspetto determinante per realizzare belle foto, ma che viene spesso sottovalutato dai fotografi amatoriali, appassionati e talvolta anche dai professionisti.
Spesso, vedendo una foto, si nota come oggetti che dovrebbero essere bianchi nella realtà, possano invece apparire con dei colori che mostrano una tendenza cromatica verso una tonalità.
Capita di vedere il ghiaccio rosato o giallino, oppure la neve che risulta tendente all’azzurrato o al grigio cenere.
Solitamente il problema si pone nelle fotografie in interno e dipende dal fatto che il sensore non riesce a percepire il bianco come bianco reale, a causa di luci artificiali che possono ingannare la fotocamera.
Ma sono diverse anche le circostanze in cui il problema si manifesta con le foto all’esterno, dati i continui e repentini mutamenti di luminosità.
Fare il bilanciamento del bianco significa far capire al sensore quale sia il vero colore bianco, evitando di ottenere tinte prevalenti.
In sostanza, il bilanciamento del bianco è una funzione presente nelle fotocamere digitali (ma anche negli smartphone più evoluti) che consente di ottenere immagini con colori più naturali, evitando predominanze cromatiche.
Infatti un bilanciamento del bianco errato influenza negativamente anche tutti gli altri colori, i quali appariranno diversi nel momento in cui il bianco non è realmente tale.
Come fare il bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco è possibile farlo principalmente in due modi: direttamente dalla fotocamera oppure con un programma di fotoritocco attraverso la post produzione.
Attraverso la fotocamera vi sono poi ulteriori possibilità per impostare il bianco, oltre al sistema automatico.
Le fotocamere mostrano una interpretazione dei colori diversa rispetto alla percezione della vista umana.
Immagina di avere un normalissimo foglio bianco all’interno di un locale con una luce azzurra o rossa: l’occhio vedrà sempre bianco il foglio, ma la fotocamera lo interpreterà azzurrato o rosato, variando, di conseguenze, tutti gli altri colori.
Bilanciando il bianco in un’area in ombra, ad esempio, dai modo alla fotocamera di percepire “quell’oggetto” come colorato di bianco, eliminando la dominante azzurra tipica delle foto all’esterno scattate in zone d’ombra.
Il bilanciamento del bianco va eseguito perché durante il giorno la luce cambia in continuazione, a maggior ragione se siamo all’interno di un edificio con le luci artificiali (ad esempio di un palasport oppure di una sala da cerimonia).
Il bilanciamento del bianco automatico
A partire dai principali smartphone puoi trovare le impostazioni automatiche che regolano in modo autonomo il bilanciamento del bianco.
Basta che nell’apposito menu del dispositivo o della fotocamera, selezioni se è una giornata di sole, se è nuvoloso, se sei all’interno, se la scena è illuminata con luci alogene o di altro genere, se è notte. Infine c’è la modalità personalizzata.
Se imposti il sole, significa che stai scattando in condizioni di illuminazione naturale durante una giornata soleggiata e alla luminosa e quindi la fotocamera considera sempre questa impostazione.
Differentemente se imposti la nuvoletta significa che è una giornata in cui non si ha l’illuminazione del sole e la macchina regola autonomamente il bianco e i colori.
Lo stesso vale per le altre impostazioni che rimandano più che altro alle condizioni solitamente in uso.
Queste danno un’ipotesi della regolazione del bianco e del bilanciamento del colore, come diretta conseguenza fornendo un insieme che il più delle volte è corretto in base alle condizioni di luce indicate, ma non sarà mai preciso come un’impostazione in tempo reale.
Nella maggior parte dei casi va bene l’impostazione automatizzata, ma non sempre.
Nel caso di foto notturne il bilanciamento del bianco realizzato in tempo reale dona un notevole valore aggiunto alle fotografie e difficilmente porta a sbagliare lo scatto, cosa invece molto diffusa nel caso in cui si scelga l’impostazione automatica.
Il rischio di bruciare i bianchi o renderli gialli è all’ordine del giorno.
Bilanciamento del bianco con la fotocamera
Esistono diverse possibilità per effettuare il bilanciamento del bianco personalizzato direttamente dalla fotocamera. Ecco quali.
Metodo del foglio bianco
Uno dei metodi più semplici ma efficaci è scattare una fotografia ad un foglio bianco, senza modificare le impostazioni relative all’esposizione.
Quindi andare nelle impostazioni della fotocamera (o premere il pulsante direttamente sul corpo macchina se è a disposizione) e cercare l’impostazione personalizzata del bilanciamento del bianco (solitamente indicata con WB seguito da un simbolo).
Una volta selezionata l’opzione, la fotocamera farà scegliere una fotografia e tu sceglierai quella scattata al foglio.
Ora non ti resta che provare a scattare una foto e vedere se il bianco appare davvero bianco.
Puoi aiutarti anche con un oggetto: se sei in montagna e vuoi riprendere la discesa sciistica di tuo figlio evitando che ti appaia tutto grigio, fai una foto alla neve bianca e utilizza tale scatto per impostare il bilanciamento del bianco personalizzato.
Poi riprova a scattare la stessa foto e vedi come esce rispetto alla precedente.
La stessa cosa puoi farla con un muro bianco di una casa o con un semplice foglietto (qualcuno utilizza un cartoncino grigio 18% che si acquista presso un negozio di fotografia e attrezzature fotografiche ad un prezzo irrisorio).
Metodo della gradazione della luce
In realtà il bilanciamento del bianco va corretto se la fotocamera percepisce una temperatura della luce diversa da quella reale, tramutandone il colore.
La scala dei gradi Kelvin è presente in molte fotocamere e basta regolare questa impostazione per migliorare le fotografie.
Ci sono fotocamere che ti permettono di muovere un cursore all’interno dell’intero range, passando da una luce più calda inferiore a 4.000° K(colore tendente al rosso o al giallo) ad una più fredda superiore a 8.000° K (tendente all’azzurro).
Metodo misto
Esistono situazioni in cui è difficile bilanciare il bianco perché le condizioni variano troppo rapidamente, come ad esempio durante concerti, dove le luci colorate influenzano notevolmente le colorazioni delle immagini.
In questo caso si può sempre fare una personalizzazione delle impostazioni in modo da ridurre molto il margine di errore, pensando successivamente di completare il lavoro al computer in post produzione.
Basta in effetti applicare il metodo del cartoncino per poi correggere il tutto con un software di fotoritocco.
Questa procedura ha senso nel momento in cui si è in un luogo in cui le condizioni di luce e i colori delle lampade cambiano continuamente.
Ci sono situazioni dove il bilanciamento del bianco andrebbe fatto prima di ogni foto, ma ciò sarebbe impossibile perchè si perderebbe troppo tempo (ad esempio ad un concerto oppure fotografando un evento spostandosi rapidamente di posizione): meglio dunque scegliere una impostazione comunque personalizzata che si avvicina ad un livello accettabile per poi andare a correggere la regolazione fine solo successivamente in post produzione.
In questo modo è possibile anche stabilire un confronto tra le fotografie e dare loro un aspetto uniforme.
Il bilanciamento del bianco in post produzione al computer
Premesso che per ottenere migliore qualità delle fotografie è sempre meglio avere un bilanciamento del bianco impostato direttamente dalla fotocamera, è giusto sapere che puoi migliorare le tue foto anche dopo averle scattate, agendo proprio sul bilanciamento del bianco in fase post produttiva.
Ti richiederà tempo, pazienza e la conoscenza del software, ma puoi farcela.
Qualitativamente le modifiche post produttive generano una perdita di qualità a meno che l’immagine non sia scattata nel formato RAW, più pesante come file ma sicuramente più ricco di informazioni e dati.
Agire con Photoshop porta in primo luogo a lavorare sui livelli cercando di “sgrossare” la foto nel tentativo di eliminare gran parte della dominante che disturba.
Tra le regolazioni presenti nelle impostazioni vi è anche il regolamento del bianco.
Una volta raggiunto un discreto risultato (dove però ancora si vede la tendente predominante cromatica), puoi operare con il bilanciamento colori per andare a ridurre la tinta dominante.
Se vuoi applicare un effetto anche creativo lo puoi fare aggiungendo dei filtri.
Ad esempio il “Warming Filter” lo trovi direttamente all’interno della funzione Filtri del software e consente di “scaldare” l’immagine, aggiungendo un tono più caldo ad una fotografia tendenzialmente fredda.