Le Insidie dello Smart Working

Se c’è un aspetto positivo della pandemia mondiale in corso è proprio la spinta di accelerazione alla quale siamo stati tutti sottoposti verso l’avanzamento del digitale (in quasi tutti settori merceologici e contesti lavorativi).

Piaccia o meno, questa è la realtà e bisogna affrontarla con un atteggiamento proattivo.

Ma ci sono alcune insidie, soprattutto per quel che riguarda il cosiddetto “smart working” o telelavoro.

Ma non solo, ci sono problematiche legate anche alla formazione a distanza. Anche quando si tratta di acquisire nuove competenze digitali i rischi sono identici.

Insomma, ci sono alcuni falsi miti da sfatare e abitudini da modificare o adattare a queste nuove modalità di lavoro e/o di studio.

Se ne fa un gran parlare di questo fenomeno sociale, però a volte anche un po’ a sproposito, soprattutto nei salotti televisivi in cui spesso si ascoltano suggerimenti fuorvianti.

Per il nostro Paese è una tendenza nuova in effetti e dobbiamo tutti abituarci. Lavorare da remoto è affascinante perché allude all’idea di poter lavorare o studiare quando si vuole, con comodità e con i propri tempi.

Tuttavia, è meglio mettere in atto alcuni piccoli grandi accorgimenti, al fine di rendere questa esperienza davvero positiva.

Ecco una sorta di “Vademecum dello Smart Working”:⁣⁣⁣

⁣⁣⁣1 – Alzarsi presto o alla solita ora per andare a lavoro. Chi si appresta a lavorare online deve sapere che in questa “nuova” modalità di lavoro, ci vuole molta autodisciplina.

⁣⁣⁣2 – Fare ginnastica e una colazione nutriente.⁣⁣ Sono abitudini sane e indipendenti dallo smart working, ma sono ancora più importanti in questo nuovo contesto.

⁣⁣⁣3 – Cambiarsi, vestirsi come se andassimo a lavoro, e niente pigiama. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma questa abitudine positiva influisce molto sull’approccio mentale e sulla propria produttività.

⁣⁣⁣4 – Creare una postazione lavorativa comoda e luminosa. Se si ha la possibilità, meglio dedicare lo spazio più luminoso della casa per lavorare online e comprare una sedia da “gaming”.

⁣⁣⁣5 – Non lavorare sul divano, in bagno, in cucina, ecc. Anche se con lo smartphone sempre in mano sarà difficile staccarsi dal lavoro o dallo studio, sarebbe meglio dedicare un angolo della casa esclusivo per queste attività.

6 – Stare lontano dal frigo. Anche questo consiglio rimane valido per qualunque situazione, ma ancor di più nello smart working perché, a volte, c’è la tendenza ad abusare di snack vari. Meglio di no.

⁣⁣⁣7 – Ogni 2 ore di lavoro, fare una pausa di 15 minuti. Alzarsi, sgranchirsi, bere molta acqua e sforzarsi di staccare la mente da ciò che si stava facendo, prendendo una pausa vera.

8 – Far areare spesso la stanza.⁣⁣⁣ Visto il brutto periodo che stiamo vivendo, questa è una buona idea due volte

⁣⁣⁣9 – No alle chat e notifiche varie. Non ci si accorge di quanto tempo facciano perdere. Meglio silenziare il telefono e lavorare per “slot a tempo”, cioè per compiti predeterminati.

⁣⁣⁣10 – Niente TV mentre si lavora. Meglio la musica in sottofondo.⁣⁣⁣ Il lavoro online e la didattica a distanza possono essere attività alienanti, però il “rumore televisivo” aggrava la situazione.

⁣⁣⁣11 – Non badare a bimbi mentre si lavora. Per un papà o una mamma, il suggerimento è dire di “no” quando bisogna lavorare online o studiare. Meglio dedicare del tempo esclusivo solo per loro.⁣⁣⁣

⁣⁣⁣12 – Non lavorare dopo cena. Questa insidia è davvero pericolosa perché non si realizza subito, ma solo dopo un po’ di tempo. Lavorare la sera provoca uno stato ansioso che non farà dormire serenamente.

Ecco, seguendo queste “12 regole” dello smart working, è possibile affrontare questo grande cambiamento in modo più efficace, evitando brutte sorprese e perdite di tempo inutili.

In più, prendere queste contromisure alle insidie di questo nuovo contesto lavorativo e didattico, mette al riparo da eventuali danni fisici e psicologici.