Come proteggersi dai cani randagi

Chi si allena in bici, a piedi o semplicemente fa una passeggiata nei parchi o in campagna, sa benissimo l’importanza del problema dei cani selvatici o poco amichevoli.

Molte persone cercano continuamente consigli su come affrontare il fenomeno e in questo articolo tratteremo l’argomento cercando di inserire quante più informazioni possibili.

Bisogna ricordarsi che i cani, per natura, non sono cattivi ma le situazioni della vita in cui hanno vissuto li influenzano a livello comportamentale.

La cattiveria umana, le paure della strada o l’essere stati trattati male possono far diventare un cane aggressivo e diffidente.

Un altro fattore può essere il gioco.

Se un cane vede correre una persona può percepire di voler giocare a rincorrersi. Ecco che l’abbaio e la corsa sono per noi percepiti come un segnale di pericolo mentre il cane vuole semplicemente divertirsi.

Esistono altri fattori, come ad esempio la protezione del territorio.

Se un cane randagio è solito non avere persone di passaggio nella sua stradina potrebbe innervosirsi alla vista di un estraneo passare proprio da lì.

È un istinto naturale per proteggere il proprio territorio da estranei, lo stesso che abbiamo noi quando vediamo qualcuno transitare proprio sotto casa nostra nel caso in cui solitamente non c’è nessuno.

Sicuramente un consiglio da prendere è quello di prestare attenzione durante gli allenamenti mattutini e serali poiché i nostri amici a 4 zampe tendono a riposarsi nelle ore calde della giornata e a cacciare o stare in allerta nelle prime ore del mattino o la sera.

Nel prossimo paragrafo vediamo come affrontare le situazioni critiche.

La difesa personale

Ma come comportarsi nel caso dell’aggressione di un cane? Può sembrare banale ma spesso rallentare il passo, camminare dritti e non fissare il cane può essere l’arma vincente. Va bene anche non guardarlo negli occhi.

I cani leggono benissimo i nostri atteggiamenti, un segnale di impossibilità da parte nostra nel non considerarlo può portarlo a desistere all’abbaiare o addirittura a rinunciare all’attacco.

Allo stesso modo se siamo in bicicletta potremmo anche decidere di scendere e camminare per un tratto a piedi.

Importante anche il campo visivo.

Se intravediamo un cane ad orecchie alzate che ci guarda fissi da lontano senza distogliere lo sguardo o addirittura abbaiare quello è già un primo segnale di avvertimento. Già in questo caso potremmo scegliere un percorso alternativo.

Inutile dire che i cani, in base alla loro razza, hanno un grado di pericolosità diverso.

I Volpini ad esempio sono degli ottimi cani da guardia che se costretti possono anche mordere, tuttavia la loro natura è più di “allarme” per avvisare il padrone di un intruso e non tanto di attaccare.

Simili anche i Bedlington terrier, ma hanno tuttavia una corporatura piccola e non una grande forza.

Questo ci permette comunque di avere un vantaggio fisico in ogni caso.

Diversamente i cani Pastore Tedesco sono drasticamente più forti fisicamente e paradossalmente potrebbero agire più verso l’attacco diretto rispetto l’abbaiare.

Tutto ciò accade anche per un meccanismo legato alla paura:”can che abbaia non morde” si dice, nel senso che spesso animali di piccola taglia utilizzano artigli, i loro versi o cambiamenti  di posizione per incutere paura al proprio “avversario” quando quelli impauriti sono proprio loro.

Per fare un esempio al gatto impaurito o in stato di allerta gli si drizza la coda e tende a portare il suo corpo verso l’alto per sembrare più cattivo.

Insomma tanti piccoli particolari a cui fare attenzione, ma cosa fare nel caso di difesa attiva? Scopriamolo subito.

Riguardo al comportamento canino, troviamo tantissime informazioni utili su subito.news.

La difesa attiva

Sia chiaro, nessuno vuole fare male agli animali che sono esseri viventi esattamente come noi, ma in alcune situazioni di vitale importanza occorre sapersi difendere.

I cani ad esempio sono infastiditi da suoni e rumori molto forti, esistono in commercio diversi dispositivi tascabili in grado di emettere allarmi molto forti che causano l’allontanamento del cane.

In alternativa abbiamo gli spray urticanti che riescono a coprire distanze fino a 3 metri dal punto di attivazione.

Giusto il tempo per spruzzarlo e riuscire a scappare.

Altro trucco è quello di dare al cane qualcosa da mordere, se ci sta per attaccare diamogli la nostra maglietta, una fascetta per i capelli o qualsiasi altra cosa. Questo stratagemma è utile nel caso il cane ci rincorra.

Parliamo di cani randagi o senza padrone giusto? Magari uno di questi potresti prenderlo in casa, controlla gli annunci su subito.news trovi anche articoli interessanti come:

proteggere il cane dalla giardia;

gestazione del cane.

Detto questo gli stratagemmi di difesa sono diversi e occorre prendere consapevolezza su quale sia il migliore in base la situazione.