Pianificare un viaggio in Giappone può essere piuttosto impegnativo, per diverse ragioni. Si tratta, innanzitutto, di un Paese lontano che richiede documenti specifici e adempimenti amministrativi precisi al fine di evitare problemi. Inoltre, potrebbe essere utile valutare la possibilità di stipulare un’assicurazione viaggio Giappone in modo da essere sicuri e non lasciare nulla al caso.
Assicurazioni utili per il viaggio
La prima cosa da considerare quando si vuole organizzare una vacanza in un luogo così distante da casa è l’opportunità di stipulare una assicurazione di viaggio.
Grazie a essa è possibile mitigare i rischi in cui sui può incorrere facendo un viaggio nel lontano oriente. È consigliabile optare per una polizza che garantisca un’adeguata copertura sanitaria durante il viaggio, con ottimi massimali, con pagamento diretto delle spese mediche e, specialmente, una procedura di sottoscrizione della stessa senza la necessità di rivolgersi a degli intermediari.
Inoltre, quando si parla di polizza assicurativa, non si fa riferimento solo alla polizza sanitaria ma anche ad altre tipologie di assicurazioni che possono rivelarsi molto utili in caso di vacanze.
Si pensi, ad esempio, alla copertura bagaglio e annullamento del viaggio. Si tratta di ulteriori forme di protezione finalizzate a proteggere da eventuali imprevisti, come lo smarrimento del bagaglio appunto (tale assicurazione copre i danni in caso di furto oppure di smarrimento o di danneggiamento delle valigie) o l’annullamento del viaggio.
Quest’ultima assicurazione permette di recuperare i costi sostenuti per l’acquisto del biglietto aereo e per la prenotazione della struttura dove pernottare.
Il passaporto
Per viaggiare in Giappone è indispensabile avere un passaporto in corso di validità, nonché un biglietto aereo di ritorno.
Inoltre, è bene sapere che dal 2007 è in vigore una legge sull’immigrazione, che impone controlli agli stranieri in entrata nel Paese (tra cui la registrazione delle impronte digitali e le fotografie del volto per chi ha più di 16 anni). È preferibile, inoltre, non utilizzare un passaporto precedentemente smarrito senza la documentazione attestante il ritrovamento fornita dalle autorità italiane.
È bene, inoltre, assicurarsi che il passaporto sia integro prima di mettersi in viaggio. Ad ogni modo, per avere informazioni più precise, o conoscere la validità residua del passaporto, ci si può rivolgere all’Ambasciata del Giappone a Roma oppure al Consolato Generale del Giappone a Milano.
Visto
Oltre al permesso di soggiorno in corso di validità, per poter visitare il Giappone è necessario essere in possesso anche di un visto (a meno che non si provenga da un Paese esente dal Visto). Non tutti sanno che il Governo del Giappone ha progettato diverse tipologie di visto per diversi scopi di viaggio.
Coloro che si recano in Giappone per turismo o lavoro sono esenti dal Visto se provengono da 68 Paesi selezionati. Coloro che invece non risultano essere cittadini di tali Stati, sono tenuti a recarsi presso un’ambasciata o un consolato giapponese per ottenere il Visto. Il Giappone ha introdotto l’eVisa (un visto elettronico) al fine di semplificare il processo di richiesta del visto. Le varie tipologie di visto sono:
- Visto per lavorare (working visa);
- Visto non adatto al lavoro (non working visa);
- Visto per familiari (family related visas)
Chiaramente la tipologia di visto che interessa a chi si reca in Giappone per una breve o più lunga vacanza è quello turistico.
Carte di credito
In Giappone sono generalmente accettate le principali carte di credito, tuttavia alcune carte prepagate o di debito potrebbero non essere utilizzabili.
È possibile, però, prelevare contanti tramite i circuiti di pagamento internazionali più diffusi. Inoltre, in alcune attività, come i ristoranti, potrebbe essere richiesto il pagamento in contanti oppure il metodo contactless potrebbe essere inutilizzabile.
È bene, pertanto, portare con sé una quantità adeguata di contante da utilizzare a seconda delle necessità e verificare eventuali limitazioni della propria carta direttamente presso la filiale della banca prima di partire. In più, è consigliabile pianificare in anticipo gli spostamenti e informarsi sulle modalità di pagamento accettate nei luoghi che si prevede di visitare.
Guidare in Giappone
Per guidare in Giappone i turisti devono essere in possesso di una patente internazionale rilasciata dall’Italia secondo la Convenzione di Ginevra del 1949, della validità di un anno a partire dal primo giorno di ingresso nel Paese.
I titolari di visti a lungo termine, invece, devono convertire la patente italiana in patente giapponese ai sensi dello Scambio di Note del 2023.
È fondamentale ricordare che le assicurazioni estere non sono accettate: per questo motivo bisogna stipulare all’arrivo una polizza a breve termine, chiamata Jibaiseki Hoken, ed eventualmente considerare una copertura facoltativa (Ninni Hoken) in caso di rimborsi oltre i limiti massimi previsti dall’assicurazione “standard”.