Come ormai è noto, viste anche le numerose ricerche condotte a proposito, le acque termali rappresentano per il nostro organismo la classica e gergale manna dal cielo, con proprietà che altro non possono fare che mitigare positivamente molteplici e diverse funzioni fisiologiche.
Tra le regioni italiane più ricche di un patrimonio, come quello delle terme, che chiede di essere tutelato in tutte le sue forme e sfaccettature, vi è senza ombra di dubbio il Lazio. A questo punto, cosa buona e giusta sarebbe fare un breve riferimento prettamente storiografico, in un legame tra benessere e civiltà che, contrariamente a ciò che si potrebbe erroneamente credere, è stato sempre e comunque forte e ben saldo.
Le terme già ai tempi dei Romani
I primi bagni pubblici e luoghi di ritrovo, tra cui appunto le terme, costituivano una parte immancabile di tutte le città romane ed etrusche. Luoghi la cui fruibilità poteva essere esercitata indipendentemente dall’appartenenza sociale e dai possedimenti materiali, senza distinzione alcuna tra ricchi e meno ricchi. Delle antiche terme romane ed etrusche sono ai giorni nostri sopravvissute numerose testimonianze, in tutto il perimetro territoriale laziale, cimeli che in qualche caso sono servite da fonte di ricostruzione, per un benessere che sopravvive in un filo storico lungo millenni. Se è vero che numerosi reperti storici trapuntano a macchia di leopardo tutto il territorio laziale, è altrettanto vero che complessi termali moderni ed all’avanguardia sono tuttora sparsi in tutta la regione, con un gran numero di questi che donano ai clienti ed ai pazienti particolari trattamenti convenzionati a loro volta con il Sistema Sanitario Nazionale.
Località termali nella Tuscia
Tra le terme che, per blasone e traffico numerico, risultano essere più importanti e celebri, vi sono in primis quelle della Tuscia. Quest’ultimo termine deriva, secondo gran parte delle teorie, dal latino ed identificava specificatamente il territorio abitato dagli Etruschi. In quello che è l’utilizzo contemporaneo, “Tuscia” viene inoltre utilizzato per identificare i territori dell’alto Lazio, più in particolare quelli che si trovano i prossimità del confine con la regione Umbria e con la regione Toscana.
Per una vacanza dedicata al relax e al benessere, si può soggiornare in uno dei numerosi hotel con centro benessere termale nel Lazio, dove all’ospite sono sempre riservati un servizio di accoglienza, ospitalità e comfort di grande livello, una SPA di proprietà dell’ hotel direttamente collegata, gestito da operatori specializzati e soprattutto delle convenzioni per l’accesso alle Terme.
Ma quali sono queste località termali?
Terme di Vulci
Sin dal momento in cui si raggiunge questa splendida località, incastonata nell’entroterra viterbese, ci si accorge istantaneamente di tutta la magia che ricopre questo posto. Un luogo, questo, dove il tempo sembra essersi fermato, dove quella che è la concezione dominante del suo trascorrere sembra non essere mai entrata, cedendo spazio ad un relax conferito da acque calde che rilassano il corpo e la mente. Secolari alberi di ulivo, pietre, caldo e nodoso legno ed incontaminata vegetazione fanno da contorno alle Terme di Vulci, speciale e suggestiva cornice naturale ad un sito visitato e frequentato annualmente da migliaia di persone;
Terme dei Papi
Dodici chilometri di superficie accolgono sorgenti ricche di sali di zolfo, magnesio e tanto altro ancora. Fra queste sorgenti, quella più importante è sicuramente la sorgete Bullicame. Diverse documentazioni attestano la presenza, sin dai tempi antichi, di siti termali. Le terme si chiameranno “dei Papi”, grazie soprattutto all’opera di un pontefice in particolare: Niccolò V. Tra i riferimenti letterari più illustri vi è quello contenuto nella Divina Commedia, nel canto XIV dell’Inferno. Michelangelo Buonarroti, passando dai Bagni di Viterbo in uno dei suoi viaggi a Roma, fu colpito dalla bellezza delle Terme a tal punto da farne due dipinti, custoditi entrambi nel museo Vivar de Lille in Francia;
Terme del Bagnaccio
Leggermente spostate ad ovest rispetto a Viterbo, le Terme del Bagnaccio possono essere inserite nella ristretta ed elitaria schiera delle terme più importanti dell’intera Tuscia. Per dovere di cronaca, è doveroso affermare che, nonostante si tratti di terme libere, vi è una associazione che provvede alla gestione, con un costo di entrata di soli 6 euro.
Non possiamo quindi che suggerirvi una vacanza benessere in queste località termali ricordandovi infine che le terme del Lazio sono considerate oltre che fra le più efficaci sull’organismo in termini di salute anche tra le più piacevoli sia per il calore naturale sprigionato che per il tenore di minerali disciolti.