I Due Grandi Ostacoli Per Avviare un’Attività Online

Ci sono due sensazioni veramente insidiose che possono minare il proprio progetto professionale o imprenditoriale sul web.

Magari, si vuole avviare un’attività online, e quindi si acquisiscono le competenze necessarie, si pianificano tutti i primi passi da fare per definire il proprio messaggio, il proprio angolo di attacco, insomma tutta la strategia di marketing.

Però poi, improvvisamente, ci si potrebbe imbattere in alcune brutte sensazioni. In questi casi, spesso quello che si pensa suona più o meno così:

Sono in stato di confusione. Penso di aver sbagliato campo e target. Forse l’ansia di vedere se funziona o meno, anche a livello monetario, mi sta mandando in confusione. Forse è meglio se lascio perdere…

È assolutamente normale attraversare questi momenti e, molto spesso, le cause possono essere due:

1) La Propria Personalità

Ci sono persone più inclini a porsi mille domande, a ripensare e girare intorno al problema senza mai affrontarlo davvero.

Si è sicuri di una certa iniziativa, però poi subentra la demotivazione e si è portati a pensare che faccia tutto schifo. In alcuni casi, c’è la tendenza ad essere troppo severi con se stessi, e tutto questo logorio mentale non aiuta a vedere in modo chiaro i risultati (anche piccoli) che si sono ottenuti.

Qui non non c’è la soluzione perfetta, non esistono motivatori o esperti di miglioramento personale che possano offrire la via più facile ed indolore.

Però c’è un principio che può essere valido in queste circostanze: liberarsi delle regole.

Cerchiamo di chiarire meglio.

Quando si porta avanti un progetto, magari si costruisce uno schema mentale di regole: “devo fare questo, dopo passo a questo e quest’altro, e poi alla fine otterrò questo.”

È assolutamente normale, è umano.

Tuttavia, quasi mai va così. A volte è perfettamente inutile fare dei piani perché la vita se ne va per fatti suoi e noi non ci possiamo fare niente.

Se, invece, impariamo a liberarci da queste regole mentali, riesciamo a gestire meglio i nostri momenti di ansia e auto-sabotaggio. Inoltre, c’è da considerare un altro aspetto importante: bisogna vedere il tutto come un processo iterativo.

È meglio procedere per tentativi ed errori, fino a quando non si trova la propria personalissima “formula magica“. Oggi va tanto di moda parlare di resilienza, però è esattamente quello il concetto.

2) La Comunicazione dei “Guru

Siamo bombardati di pubblicità in cui ci viene propinata la solita storia del ragazzo povero che grazie al digital adesso sta a Dubai.

La comunicazione che usano queste persone è veramente dannosa e molte persone, purtroppo, ne cadono vittime.

Questi personaggi usano leve mentali negative, schemi narrativi di manipolazione molto pericolosi come ad esempio questi:

– Se sei povero è colpa tua

– Guadagnare online è facile

– Se non ci riesci, sei sfigato/a

C’è da notare che misurano il successo (finto) che hanno ottenuto in base alla bella vita che dicono di condurre e NON in base alle persone che sono riusciti ad aiutare con i loro prodotti o servizi.

E poi, spesso si tratta di persone che hanno le spalle coperte perché ci sono “finanziatori occulti” che elargiscono cash flow per i loro esperimenti di marketing. Altri invece sono proprio dei millantatori perché ostentano una vita che in realtà non fanno.

Quindi, il suggerimento è di non farsi ingannare da questi tizi, non cadere nelle loro trappole mentali. A quel punto, è quasi meglio il proprio auto-sabotaggio.

A proposito di dubbi, ce n’è un altro che, probabilmente, è il più pericoloso.

Sì perché, oltre a rendere totalmente inutili gli sforzi che si sono fatti per trovare il proprio fattore differenziante, quando questo “mostro” si palesa, si corre il rischio di bloccarsi.

E spesso ci si blocca in modo definitivo:

Ma sì dai, in fondo va bene così… è inutile andare avanti, meglio evitare… “

E bla bla bla…

Queste sono le trappole, le sabbie mobili in cui ci si potrebbe impantanare.

Si tratta del “perfezionismo”. Col tempo è possibile imparare a gestire questa “brutta bestia”. Piano piano, con l’esperienza, si può dominare.

In realtà, contrariamente a quello che vogliono farci credere, nel marketing e nella comunicazione non esiste lo “schema collaudato del successo“.

Non c’è un modello predefinito che funziona in tutti i casi.

È la corsa al modello pronto che ci fa credere di aver sbagliato oppure a farci venire l’ansia da prestazione.

C’è da provare e riprovare fino a quando non si trova la “combinazione perfetta”. È brutto e antipatico da dire, ma è l’amara verità.