In un nostro articolo in passato abbiamo approfondito come pulire nel modo migliore il gres porcellanato, perché è uno dei rivestimenti per pavimenti più diffusi e più utilizzati nelle case italiane. Ma tutti gli altri pavimenti invece? Come si puliscono nel modo corretto? Vediamolo insieme!
L’importanza dell’aspirapolvere
Un pavimento pulito senza prima essere stato spazzato o aspirato con un aspirapolvere non renderà mai al massimo della propria bellezza. Infatti polvere, capelli, briciole e peli di animali domestici andranno ancora di più in giro per casa e finiranno per opacizzare e macchiare il pavimento appena lavato. Oltre all’ovvia questione estetica, agire in questo modo è decisamente poco igienico, perché si finisce per trascinare la sporcizia da una stanza all’altra senza eliminarla.
Una scopa classica è indubbiamente più delicata su pavimenti sensibili o con battiscopa pregiati, ma un aspirapolvere, anche economico, sarà sempre più performante. Un modello leggero, magari senza filo, è perfetto anche per le pulizie quotidiane, estremamente agevolate dalla maneggevolezza e facilità d’uso di questi prodotti. Un modello con filtri, invece, è maggiormente indicato per famiglie con persone allergiche, oppure dove abitano animali domestici: la capacità di trattenere le impurità di questi attrezzi permette di lasciare la casa perfettamente pulita, fresca e priva di allergeni più a lungo.
Inoltre, un aspirapolvere è indispensabile anche per pulire le case in cui sono presenti tappeti e tessili in abbondanza: cambiando gli accessori della testina sarà possibile spolverare non solo i tappeti ma anche le poltrone, i divani, le tende, i cuscini e i materassi in pochissimo tempo.
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Legno, parquet e laminato
Queste tre superfici hanno bisogno di cure speciali per via della loro delicatezza. Sono accomunate dalla sensibilità all’acqua e all’umidità eccessiva: banditi stracci e mocio troppo impregnati, che possono far gonfiare la superficie del pavimento. Decisamente preferibili panni appena umidi, molto ben strizzati.
Per le superfici naturali, con il lavaggio settimanale, vale la pena passare anche un sottile strato di olio di semi di lino lucidante. L’eccesso può essere raccolto con un panno asciutto, per evitare cadute e ristagni.
Piastrelle e resina
Le piastrelle sono tra le superfici più semplici da pulire per via della loro resistenza. Meglio evitare i detergenti con un ph troppo basso sulle piastrelle in pietra naturale, perché possono danneggiarsi. Per tutte le altre piastrelle soluzioni sgrassanti, candeggina molto diluita e comuni detergenti per pavimenti sono scelte eccellenti.
Lo stesso vale per la resina: questo materiale duro, impermeabile e infrangibile è estremamente resistente e può essere trattato sia con detergenti per pavimenti che con candeggina diluita per una pulizia davvero approfondita.
Cotto e marmo
I pavimenti in cotto e in marmo sono tra i più pregiati e delicati che ci siano, soprattutto in seguito alle macchie, che vanno trattate con detergenti specifici e molto delicati. Anche in questo caso è meglio evitare le soluzioni acide, che possono opacizzare e danneggiare il pavimento.
Il pavimento in cotto può essere pulito con un detergente delicato, da passare con un panno asciutto e da risciacquare subito dopo. In questa guida è possibile trovare anche altri spunti, per esempio per eliminare macchie recenti.
Sapone neutro o di Marsiglia possono essere usati anche sul marmo, a patto che il ph della soluzione non sia acido. Per le macchie più ostinate è necessario invece agire con detergenti specifici, seguendo scrupolosamente le istruzioni sulla confezione.