La supply chain è una rete di organizzazioni che lavorano insieme per trasformare le materie prime in beni finiti, e distribuirli al consumatore finale.
Ogni passaggio della filiera ha bisogno di integrarsi con gli altri passaggi e con gli obiettivi finali, pertanto la collaborazione tra i vari soggetti coinvolti è fondamentale. Le diverse organizzazioni che partecipano alla supply chain possono essere interne all’azienda stessa (dipartimento vendite, produzione, magazzino) oppure esterne (fornitori, trasportatori).
Con la supply chain si mira a ridurre i costi della produzione, migliorando la qualità e l’efficienza del servizio. Infatti, attraverso la gestione integrata dell’azienda, si vuole ottimizzare la catena di approvvigionamento, la produzione e la distribuzione in modo da ottenere una maggiore efficienza complessiva.
Sintenticamente, gli obiettivi principali della supply chain sono:
- Soddisfare il cliente finale
- Mantenere costante il flusso di produzione
- Evitare scorte non necessarie
- Gestire i costi
la gestione della logistica non interessa però solo il mondo dei prodotti, ma anche quella parte di business che si occupa di servizi, come possono essere i traslochi.
Avete mai provato ad ersempio a traslocare all’estero senza intoppi? Sembra facile, ma se alle spalle non c’è un organizzazione efficiente possono capitare spiacevoli imprevisti.
Quali sono i principali fattori di rischio della supply chain
La supply chain è un sistema complesso che può essere visto come il processo di produzione e distribuzione delle merci, dalla loro creazione alla loro distribuzione al consumatore finale. La sua complessità deriva dal fatto che si basa su una serie di attività interdipendenti, che comprendono le operazioni di produzione, magazzino e distribuzione.
Nella supply chain si trovano a collaborare persone, imprese e organizzazioni diverse, il rischio collegato è dunque molto elevato perché coinvolge una pluralità di attori che operano in diversi paesi ed esiste la possibilità di incidenti e interruzioni nello scambio di merci.
I fattori di rischio possono essere sia interni che esterni alla catena di fornitura, essi possono anche essere strutturali o non strutturali, dipendere dalla natura dell’azienda e dalle risorse da questa utilizzate.
La gestione del rischio è un processo attraverso il quale si pianificano e si monitorano le attività che possono causare un danno all’impresa.
Per evitare la perdita di tempo e denaro dovuta a problemi dovuti alla supply chain, è importante conoscere quali sono i principali fattori di rischio legati a tale processo.
- Protezione del know-how aziendale
- Limiti alla libertà di movimento delle merci
- Rischio legale
- Rischio finanziario
- Rischio naturale
- Inconvenienti nella fornitura
- Danni durante il trasporto
Migliorare la supply chain con appositi software gestionali
Per gestire la supply chain riducendo al massimo i rischi ed ottimizzando l’intera catena logistica è necessario utilizzare un sistema informativo che consenta di monitorare e coordinare le attività, a partire dall’acquisizione dei materiali fino alla consegna dei prodotti ai clienti.
I software gestionali o piattaforme specifiche per la supply chain devono essere in grado di offrire una visione completa di tutti gli aspetti del business aziendale, supportando le attività operative e operative, ma anche quelle strategiche. La sua caratteristica principale è quella di consentire al team dirigenziale di pianificare e gestire il flusso della catena logistica, i livelli dei magazzini e le strategie di vendita.
Un buon software gestionale per la supply chain deve essere quindi in grado di gestire tutti gli ordini e gli scambi di merci tra aziende, ottimizzando la logistica.
Gestire la supply chain è un’attività complessa e delicata, che richiede molta attenzione ed è quindi fondamentale capire quali siano le caratteristiche che dovrebbe avere un buon software per gestire al meglio queste operazioni.
Scegliere il software giusto significa risparmiare tempo ed energie nella gestione della supply chain. Per accorciare i tempi e ridurre l’incidenza della manodopera, un buon software per gestire la supply chain dovrebbe permettere di automatizzare sempre più attività.
Esistono alcuni software gestionali o piattaforme specifiche per la gestione logistica, quindi assicurati di acquistare un software gestionale che abbia tutte le funzionalità necessarie per il tuo settore.
Supply Chain resiliente per ottimizzare l’efficienza e ridurre i rischi
La Supply Chain Resiliente è una supply chain in grado di garantire interruzioni minime nella filiera produttiva e commerciale ed è un concetto nato nel 2004 dal Prof. Hau Lee della Stanford University.
In origine si riferiva alla capacità di un’organizzazione di assorbire gli shock esterni e mantenere la continuità operativa e la capacità di servizio al cliente.
Oggi, con il supporto della tecnologia digitale, la Supply Chain Resiliente rappresenta l’insieme degli strumenti che permettono alle aziende di rispondere in maniera efficace agli eventi esterni (shock) ma anche interni, con un obiettivo di ottimizzazione delle risorse.
La resilienza è un concetto relativamente nuovo in supply chain management (SCM), ma con il COVID-19 che ha colpito duramente l’economia globale, la resilienza è diventata sempre più una cosa importante da considerare.
Uno dei modi per creare una supply chain resiliente è quello di ridurre al minimo la lunghezza della filiera. In questo modo sarà più semplice per l’azienda ottenere un controllo totale sull’intera catena del valore, riducendo i costi ed evitando errori.
Un altro modo per renderla resiliente è quello di ridurre la complessità della stessa, inserendo poche variabili nel processo produttivo e nel commercio.
In parole semplici, una supply chain resiliente è quella che grazie ai suoi sistemi di controllo permette di gestire in modo efficiente le problematiche della catena di approvvigionamento e deve essere in grado di adattarsi efficacemente agli eventi imprevisti e non pianificati.
Quindi, la resilienza delle supply chain si riferisce a come le aziende possono mitigare i rischi e le minacce alla catena di approvvigionamento e ripristinare la catena di fornitura in caso di disastri naturali o eventi imprevisti.
Pensiamo ad esempio ad un servizio di noleggio autovetture o furgoni (leggi qui per approfondire) che si trovi ad affrontare una potente grandinata o un guasto improvviso ad un mezzo. Bisogna sempre avere sotto mano una soluzione per le emergenze!
La resilienza della supply chain deve essere considerata all’interno del modello di business, affinchè possa essere gestita come un processo fluido durante la pianificazione strategica e operativa. Le organizzazioni dovrebbero considerare diversi scenari di rischio e creare piani di emergenza per rispondere ad essi.
Una supply chain resiliente può essere ottimizzata in diversi modi:
- Fare affidamento su più fornitori
- Sviluppare relazioni con i fornitori chiave
- Ottenere informazioni dai propri fornitori
- Creare un inventario flessibile
Speriamo che questo articolo possa avervi reso più chiaro cosa significa gestire il rischio nella gestione logistica di un servizio e come possiamo rendere le nostre aziende più resilienti alle avversità.