Come bere il whisky per apprezzarlo veramente

Se ti stai avvicinando al mondo dei whisky solo adesso, se il mondo dei distillati ti affascina o semplicemente ti rilassa concludere la giornata sorseggiando uno scotch ma non sei un grande esperto, allora potrebbe farti piacere conoscere i modi in cui bere questo eccellente distillato facendo si che si esprima al meglio delle sue potenzialità.

Il primo step è quello di munirsi di un bicchiere adatto ai distillati, bicchieri da rum o whisky andranno benissimo, evita di usare il primo bicchiere che ti capita per le mani, una bocca troppo ampia o troppo stretta potrebbe mortificare i profumi, dopotutto sono una parte molto importante del piacere procurato, perchè rischiare di perderselo per strada?

E’ importante sapere che il whisky non dovrebbe mai superare un terzo della capienza del bicchiere, anche perchè un distillato pregiato va gustato e non tracannato, il motto dev’essere “bevi poco ma bevi bene”.

Siamo giunti al momento della degustazione vera e propria, il whisky può essere gustato in diversi modi:

  • Liscio: questo è il modo più naturale per gustarne aromi, corpo e alcolicità, ma riteniamo non sia il modo migliore in assoluto, tantomeno per un neofita in quanto l’alto tasso alcolico potrebbe anestetizzare il palato e precludere la percezione di tutti gli aromi.
  • Con ghiaccio: lo si vede in moltissimi film, la celebre frase che ha reso famoso il whisky “liscio o con ghiaccio”, come fossero le uniche alternative paritarie. In realtà non è proprio così, uno o due cubetti di ghiaccio da una parte rischiano di raffreddare troppo il distillato che andrebbe bevuto intorno ai 20 gradi, dall’altra parte rischiano di diluirlo troppo, mortificandone il sapore, di fatto annacquandolo. Per evitare questo rischio, andrebbe bevuto in fretta anticipandone lo scioglimento.
  • Con acqua: secondo noi è il metodo migliore, sia che si tratti di esperti e a maggior ragione se si tratta di degustatori neofiti. Va aggiunta una quantità non superiore ad 1/3 del whisky, questa aiuta il distillato ad aprirsi, liberando con maggiore facilità tutti i profumi in esso contenuti, contestualmente abbassa la gradazione alcolica di qualche grado, rendendo la degustazione più semplice e piacevole.

Qualunque sia il metodo scelto tra quelli appena esposti, non abbiate fretta, scoprite le caratteristiche del vostro whisky partendo dall’olfatto, annusatelo più e più volte e provate a scoprire quali aromi si celano dentro il vostro distillato. Ben presto imparerete a distinguere gli aromi torbati, le spezie percebili in un whisky invecchiato e gli aromi fruttati che caratterizzano gli scotch whisky più bevuti al mondo.

Dopo aver annusato il vostro bicchiere come fa un cane lagotto dinanzi ad una tartufaia, bevete un piccolo sorso del vostro liquido odoroso, fatelo ruotare lentamente in bocca, carezzate il palato e solo dopo deglutitelo. In questo modo inizierete a percepirne il gusto, capirete se si tratta di un prodotto morbido o decisamente “strong”, provate a ritrovare al palato quanto percepito al naso.

Aspettate qualche secondo o anche più e solo dopo ripetete la degustazione allo stesso modo di poc’anzi, nuovamente con una piccola quantità di liquido e allenatevi a individuare i sapori di fumo, quelli agrumati, le note salmastre tipiche di alcune zone della Scozia e i sentori speziati apportati dai diversi tipi di legno utilizzati per l’invecchiamento.

Quanto agli abbinamenti, molti preferiscono sorseggiare il whisky da solo, per altrettanti è importante abbinarci qualcosa. Certo si tratta sempre di un momento di relax di cui godere con estrema calma, pertanto è possibile abbinarci dei tocchetti di formaggio stagionato insieme a whisky di grande struttura, pensiamo a dei single malt discretamente invecchiati, oppure è possibile accompagnare il distillato con un ottimo cioccolato fondente da lasciar sciogliere molto molto lentamente in bocca insieme ad un piccolo sorso di pregiato scotch.