Tradurre documenti fiscali è di fondamentale importanza, pur essendo una questione spesso sottovalutata, oppure non affidata a persone competenti. Una traduzione eseguita in maniera superficiale potrebbe comportare errori irrimediabili.
Se si ha la necessità di dover fare valere dei documenti sia in Italia che all’estero è fondamentale che tali traduzioni siano asseverate, perché tale traduzione prodotta sia ritenuta valida anche dal punto di vista legale e abbia valore ufficiale.
Vediamo cosa si intende e cosa bisogna fare per procedere con una traduzione asseverata, o giurata.
Una traduzione asseverata, in sostanza, serve per autenticare la traduzione dei documenti ufficiali, che siano essi legali o di altro genere, ma in generale si tratta di materiali che necessitano di valore legale e ufficiale.
Tale procedura viene infatti effettuata davanti a un Ufficiale del Tribunale, attraverso un vero e proprio giuramento da parte del traduttore, che conferma la veridicità e la conformità del testo tradotto, in quanto coerente all’originale. Per questo motivo si parla anche di traduzioni giurate (ovvero asseverate), per le quali, appunto, viene effettuato un giuramento e un’assunzione di responsabilità davanti a un tribunale.
Facciamo l’esempio di documenti scritti in lingua olandese, tali documenti però necessitano di essere depositati presso le cancellerie dei fori competenti italiani, prima di procedere con tale azione però occorre ottenere la traduzione giurata dall’olandese all’italiano (Pierangelo Sassi offre interessanti spunti in merito alle traduzioni asseverate o giurate), vediamo dunque come procedere per ottenere documenti conformi alla normativa vigente.
Per asseverazione si intende una procedura di legalizzazione dei documenti che vengono tradotti, questa è indispensabile per rendere la traduzione valida dal punto di vista ufficiale. Si pensi a un’iscrizione alla Camera di Commercio, oppure alla traduzione di un attestato di proprietà, ai documenti processuali, oppure alla traduzione di bilanci d’esercizio, documenti economici, finanziari, certificazioni di ogni tipo.
L’asseverazione rende legali i documenti legati a un matrimonio o a un divorzio, al certificato di nascita, di morte, di successione, un titolo di studio, la traduzione asseverata rende utilizzabile una patente di guida straniera, qualifica un permesso di soggiorno, una sentenza o un testamento.
Sono molti i documenti in circolazione che possono avere la necessità di essere tradotti e asseverati, si pensi anche al settore fiscale, dove sono presenti dichiarazioni di redditi, le buste paga e le varie comunicazioni amministrative. In tal caso però traduzione non è obbligatoria in quanto questi documenti sono esenti da legalizzazione, così come si vede nella Convenzione di Londra del 1968.
Grazie all’asseverazione un traduttore, attraverso il giuramento in tribunale, dichiara la conformità della sua traduzione rispetto al documento originale, prendendosi le responsabilità dalla veridicità del contenuto prodotto, questa dichiarazione viene approvata con un timbro che ne conferisce l’asseverazione e la validità del documento nel territorio italiano.
Alla luce di questi passaggi da effettuare è chiaro che non basta semplicemente tradurre i documenti e l’asseverazione non è una procedura semplice ma richiede competenze specifiche, utili a rendere comprensibili i documenti fiscali e legali, che presentano informazioni di facile fraintendimento.
Proprio la natura delicata di questa attività e la tipologia di contenuti non permette di ricorrere al fai da te o all’utilizzo di strumenti automatici, spesso gratuiti, ma che offrono risultati di scarsa qualità. Per questo è meglio affidarsi a un traduttore professionista madrelingua, soprattutto che sia specializzato in uno specifico settore.
Dunque, quali sono le caratteristiche che deve avere un traduttore? Vediamole di seguito:
- madrelingua;
- iscritto all’albo dei consulenti tecnici presso il Tribunale di competenza;
- un professionista traduttore, interprete, perito, iscritto all’Associazione Periti ed Esperti della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato competente.